Il lungo elenco occupa due intere pagine della testata ma copre meno del 20% della lista di morti accertate
A Newton i residenti stanno protestando perché è stata rimossa la bandiera italiana dipinta su una strada
La linea tricolore era un simbolo storico: la sindaca ha difeso la scelta parlando di esigenze di sicurezza stradale.

Ogni anno, a luglio, nel quartiere di Nonantum a Newton, in Massachusetts, si rinnova una tradizione che richiama le atmosfere di un tipico paesino italiano: una processione notturna con a capo la statua della Madonna attraversa Adams Street. Per novant’anni la strada è stata decorata una linea tricolore rossa, bianca e verde, simbolo di orgoglio italo-americano. Fino a quest’anno. Come ha raccontato Jenna Russell in un lungo reportage sul New York Times, accompagnato da bellissime foto di Veasey Conway, lo scorso giugno il Comune ha sostituito la linea tricolore con una striscia gialla riflettente, motivando la scelta con esigenze di sicurezza stradale e normative federali.
La sindaca Ruthanne Fuller ha spiegato che la decisione è stata presa dopo un’analisi che ha evidenziato un numero superiore alla media di incidenti su Adams Street. Nonostante l’offerta di permettere ai volontari di ridipingere il tricolore a lato della strada, la comunità di Nonantum ha visto questa mossa come un affronto alla propria identità culturale e una conseguenza della crescente gentrificazione che sta trasformando il quartiere.
La tensione è sfociata in proteste e atti di sfida: molti residenti hanno ridipinto la linea tricolore sopra quella gialla durante la notte, in un gesto di ribellione pacifica che ha raccolto consensi e sottolineato la forte coesione del quartiere. Altre critiche sono arrivate anche da figure pubbliche come Gina Fiandaca, ex segretaria ai trasporti e italoamericana, che ha contestato la reale necessità della nuova segnaletica. Per molti abitanti, la questione non riguarda solo la sicurezza, ma la difesa di un patrimonio culturale percepito come sotto attacco.

La chiusura del suo Late Night non ha quasi niente a che vedere con il palinsesto di una tv, ma è un evento che ci racconta l'effetto che la presidenza Trump sta avendo sul giornalismo americano.