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A Singapore c’è un bancomat del salmone

A essere onesti, vendere salmone fresco da un distributore automatico sembra un’idea che solo ai protagonisti della sitcom Beavis and Butt-head potrebbe venire in mente. E invece, con l’obiettivo di rendere il suo amato pesce dei fiordi disponibile e alla portata di tutti, il Ceo della Norwegian Salmon Pte Ltd, Manish Kumar, ha dato a una simile stravaganza forma concreta. Lo scorso gennaio infatti, il primo “bancomat del salmone”, che invece dei contanti eroga filetti da 200 grammi, ha fatto il suo ingresso nel centro commerciale Wisteria di Singapore. E oggi, sull’isola città-stato, si sono moltiplicati in 61 locali. Con distributori utilizzabili 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Perché, come spiegato dal nuovo luminare del panorama del food, «i paesi asiatici tendono ad avere la “cultura del distributore”», al cui interno si trova di tutto, dal gelato alla biancheria intima, dalle scarpe sino alle auto di lusso. «Il salmone è inoltre il pesce più amato e utilizzato nella loro cucina, che sia indonesiana o nipponica», continua il Ceo. «Non a caso, abbiamo registrato alcune vendite anche dopo la mezzanotte».
Alla base del progetto, e lontano dall’inevitabile stranezza che lo circonda, vi è una precisa idea di marketing: riducendo i costi del personale e dei distributori, Mr Kumar ha la possibilità di vendere il suo pregiato salmone per soli 5,90 dollari. Inoltre, mantenendo in ogni distributore automatico una temperatura inferiore ai -20°, assicura la qualità e la freschezza del suo prodotto per oltre un anno. Considerate le vendite promettenti del primo trimestre, certo non dureranno nella macchinetta così a lungo.

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