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C’è un rito estivo olandese in cui i bambini vengono lasciati da soli nel bosco
Sembra l’incipit di una fiaba: i bambini si perdono di notte nel bosco e devono cavarsela da soli. In Olanda, però, succede davvero. Lasciare i ragazzi di notte nella foresta fa parte infatti di un rito estivo. Si chiama “dropping” ed è una vera e propria tradizione, raccontata in un reportage del New York Times. Gruppi di scout minorenni vengono condotti bendati a molte miglia di distanza dalla sede del campus estivo che stanno frequentando e, muniti di un vecchio GPS, devono trovare da soli la strada del ritorno.
Sono ragazzi come tutti gli altri. «Stijn Jongewaard ha solo 11 anni e questo è il suo primo dropping. Dichiara di aver imparato l’inglese dal video game Minecraft e di passare le giornate a casa a giocare alla PlayStation. Uno dei motivi per il quale i suoi genitori lo hanno mandato nel bosco», racconta il reportage. Ci sono diverse varianti di questo rito, che potrebbe ricordare un addestramento militare. Nella versione meno severa, gli adulti seguono il gruppo di minori, senza mai guidarli. In quella più estrema, invece, possono persino nascondersi nel bosco per spaventarli, magari imitando il verso di un cinghiale.
«Ai bambini viene insegnato a non dipendere troppo dagli adulti; agli adulti viene insegnato a lasciare che i bambini risolvano da soli i loro problemi», spiega la testata. Ma non va sempre tutto liscio. Nel 2012 ad esempio alcuni ragazzi hanno chiamato la polizia dopo essere rimasti incastrati tra una roccia e un condotto di ventilazione. Nel 2017 il capo scout si è ubriacato e addormentato durante il dropping. La tendenza delle testate olandesi però, commenta il New York Times, è raccontare l’avventura e il romanticismo di quello che viene vissuto come un vero e proprio rito di formazione.

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