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19:14 lunedì 16 giugno 2025
Pixar ha annunciato un film con protagonista un gatto nero e tutti hanno pensato che ricorda molto un altro film con protagonista un gatto nero Il film Disney-Pixar si intitola Gatto, è ambientato a Venezia e lo dirige Enrico Casarosa. Il film al quale viene accostato lo potete indovinare facilmente.
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.

Perché Assange si è dichiarato colpevole proprio alle Isole Marianne Settentrionali

26 Giugno 2024

Dopo quattordici anni, la storia di Julian Assange finisce nel mezzo dell’Oceano Pacifico, su un pezzettino di terra segnato sul mappamondo con il nome di Isole Marianne Settentrionali. Perché una delle vicende più intricate, complesse e ambigue della storia recente si è conclusa proprio lì? Come spesso capita con le domande più difficili, la risposta è abbastanza semplice: ragioni logistiche, c’entrano tempi di volo e percorsi brevi. Pur essendo territorio americano, le isole sono lontanissime dagli Stati Uniti (dove Assange ha detto di non voler assolutamente tornare) e vicine all’Australia, luogo di nascita e destinazione del viaggio di ritorno di Assange.

Assange è atterrato oggi a Saipan, capitale dell’isola che è, come detto, territorio americano anche se non è formalmente riconosciuta come uno degli Stati Uniti (lo stesso vale anche per altri territori, come per esempio Guam e Porto Rico). Davanti alla giudice Ramona Manglona, si è dichiarato colpevole di una delle numerose accuse pendenti contro di lui dal 2010: conspiracy to obtain and disclose national defence information, questo il capo d’accusa. Assange ha ammesso di aver sottratto e diffuso, tramite Wikileaks, informazioni top secret pertinenti alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. In quello che con un’inesatta traduzione italiana potremmo definire patteggiamento, la giustizia americana ha considerato già scontata la pena alla quale Assange sarebbe stato condannato – ha trascorso gli ultimi cinque anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito – gli ha imposto il divieto di mettere piede sul territorio americano senza permesso delle autorità e gli ha consentito di tornare in Australia da uomo libero.

Quella di Saipan è una delle 100 aule di tribunale americane lontane dagli Stati Uniti continentali, ma è anche la più piccola, la più giovane (il referendum che ne ha fatto territorio americano si è tenuto nel 1975 ed è stato ratificato nel 1986) e la più lontana. Ci vivono 50 mila cittadini americani, che però non votano alle elezioni presidenziali (hanno però un loro rappresentante presso la House of Representatives). Un tempo colonia spagnola, poi tedesca e infine giapponese, durante la Seconda guerra mondiale l’arcipelago fu teatro di un cruentissima battaglia tra soldati americani e giapponesi: morirono a decine di migliaia, da una parte e dall’altra. Un episodio che la giudice Manglona ha ricordato prima di rendere ufficiale la libertà di Assange, nei confronti del quale ha espresso una fermissima condanna ma anche la speranza che «questa decisione porti pace a Lei e alla sua famiglia».

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