Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Sony ha progettato un’aria condizionata portatile da mettere nella t-shirt
Secondo il ministero della Salute oggi sarebbero ben 14 le città italiane contrassegnate con il bollino rosso che indica il massimo livello di rischio caldo. Ieri sono stati battuti i record storici per le temperature registrate in Belgio (40,6 gradi), in Olanda (40,4 gradi) e in Germania (41,5 gradi). Record anche per Parigi dove sono stati raggiunti 42,6 gradi: dal 1873 la città non aveva mai superato la soglia dei 40 gradi (tranne una volta, il 28 luglio 1947, con 40,4 gradi). Le città europee sono state invase da un’ondata di caldo senza precedenti. Come ci ricorda Greta Thunberg, paladina dell’ambiente, la situazione non può che peggiorare: le prossime estati saranno ancora più calde.
Mentre molte aziende si stanno impegnando a sviluppare tecnologie che permettano di limitare l’inquinamento e quindi il danno, sperando che non sia troppo tardi, c’è chi come Sony pensa a soluzioni pratiche per limitare i disagi dovuti al caldo: come ha spiegato Quartzy, Reon Pocket è un dispositivo piccolo e leggero che permette di portarsi sempre addosso l’aria condizionata. Il cliente ideale di Reon Pocket è il businessman che deve indossare un completo in piena estate e che ha bisogno di mantenersi fresco e asciutto nei brevi tragitti all’aperto. Controllato con un’app da installare sul proprio smartphone, l’oggetto si infila nella tasca posteriore di una t-shirt progettata appositamente, ed è in grado di raffreddare (o riscaldare) chi lo indossa tramite l’effetto Peltier, un principio termodinamico ampiamente utilizzato nella refrigerazione. Sony ha attivato un crowfounding per realizzare il dispositivo in Giappone entro l’estate del 2020.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.