È durata poco, molto poco, la prima volta di Luigi Mangione come testimonial di una multinazionale (a sua insaputa).
Negli anni ’80 la Apple provò a lanciare una linea di abbigliamento

The Apple Collection è la collezione di moda lanciata dal marchio Apple nel 1986, due anni dopo la commercializzazione del primo Macintosh. La linea di abbigliamento, pensata sia per gli adulti che per i bambini, comprendeva t-shirt, polo, felpe, cinture e cappellini (anche quelli tipici degli anni Ottanta, composti soltanto dalla visiera) decorati con il marchio Apple.



Come il bellissimo profilo Instagram dedicato agli interni anni Ottanta che avevamo segnalato qualche mese fa, le foto pubblicate da TheMindCircle sono una macchina del tempo che trasporta direttamente nell’atsmosfera di quel periodo. C’è tutto: le scritte multicolore con font improbabili, le t-shirt bianche decorate con un disegno fluido e variopinto, le tute, felpe unisex e larghissime, i pantaloncini sportivi, le polo e le camicie, le pose e le pettinature. Da notare i capellini con la mela morsicata arcobaleno, che fanno pensare al movimento LGBT+.



Tote bag, Birkenstock Boston, jeans giapponesi, auricolari a filo, in mano una tazza di matcha e un libro, meglio se di Sally Rooney o bell hooks: è la divisa del performative man, che dovrebbe essere l'antidoto al maschio tossico. Ma che rischia di essere pure peggio.