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02:43 venerdì 7 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

Amazon vuole far parlare Alexa con la voce dei nostri parenti morti

23 Giugno 2022

Per una ragione che nessuno è ancora riuscito a capire, Amazon ha annunciato di essere al lavoro su una nuova feature da aggiungere a quelle già disponibili per i dispositivi Alexa: la riproduzione della voce dei nostri cari estinti a partire anche da un singolo, brevissimo file audio. Secondo quanto riporta Gizmodo, l’annuncio è stato fatto dai dirigenti di Amazon durante al conferenza re: MARS. Si tratta di un grande evento dedicato alla tecnologia, un raduno di eccellenze che per la modica cifra di 1500 dollari (questo il prezzo del biglietto) concede il privilegio di scoprire tutte le buone ragioni per le quali è un’ottima idea spendere dei soldi per acquistare un dispositivo che ci parla con la voce dei nostri parenti e/o amici scomparsi. Come ha spiegato il Senior Vice President and Head Scientist della divisione di Amazon che si occupa di Alexa, Rohit Prasad, la nuova feature dovrebbe essere abbastanza semplice da implementare: basterebbe fornire ad Alexa poche parole pronunciate dalla persona la cui voce si vuole riprodurre, e in un attimo il dispositivo dovrebbe cominciare a parlare usando quella voce.

Nella sua presentazione, Prasad è sembrato sinceramente entusiasta all’idea di fornire ai clienti Amazon questo nuovo, affascinante servizio (sarà incluso nel pacchetto offerto agli abbonati Prime o bisognerà pagare un sovrapprezzo per usufruirne? Chissà, lo scopriremo). A quanto pare, Prasad e il resto dei dirigenti Amazon sono gli unici a non vedere le inquietanti implicazioni di questa tecnologia, senza considerare tutti rischi per la sicurezza posti dalla stessa: cosa potrà mai andare storto fornendo a un dispositivo elettronico la capacità di imitare la voce di chiunque, in qualsiasi momento? Certo, per farsi un’idea delle conseguenza potenzialmente disastrose di questi strumenti basterebbe guardare Be right back, il primo episodio della seconda stagione di Black Mirror, in cui una donna (interpretata da Hayley Atwell) si ritrova incastrata in una inquietante relazione con una “copia” del suo defunto compagno Ash, un corpo sintetico all’interno del quale è stata caricato un surrogato della coscienza di Ash (Domhnall Gleeson) ricavata dalle tracce lasciate online dall’uomo mentre era in vita. Purtroppo Black Mirror per il momento è solo su Netflix, e ci sta che la dirigenza di Amazon non abbia modo di vederlo fino a quando i diritti non saranno acquisiti anche da Prime Video.

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