Hype ↓
10:26 mercoledì 30 aprile 2025
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Chi ha pagato per dei finti manifesti pro-Nsa a New York e San Francisco?

09 Ottobre 2013

Nei giorni scorsi gli abitanti di Broadway, arrivando all’incrocio con la 27esima strada, si sono trovati davanti a uno spettacolo insolito: un grande manifesto a sfondo bianco, con poche parole scritte in caratteri neri, a dirla tutta un po’ inquietanti: «Internet dev’essere regolato». Lo stesso è successo a due passi dal cuore della Silicon Valley, lungo la statale 101 (quella che collega lo Stato di Washington alla California), dove sono apparsi cartelloni analoghi: «I tuoi dati devono appartenere alla NSA» e «Gli artisti devono stare alle regole».

Per quanto fosse chiaro fin dal principio che si trattava, in ambo i casi, di una campagna pubblicitaria con un riferimento allo scandalo che ha coinvolto la National Security Agency americana, sono iniziate subito le speculazioni sui possibili titolari dell’operazione. Fra i possibili nomi, è spuntato anche quello di BitTorrent, il popolare portale di torrent. Alla fine, oggi si è rivelato essere quello giusto.

Matt Mason, vice capo della sezione marketing di BitTorrent, ha dichiarato in un comunicato ufficiale sul blog della compagnia: «Abbiamo messo questi cartelloni a New York, Los Angeles e San Francisco perché volevamo ricordare al mondo cos’è a rischio col world wide web».

La filosofia di BitTorrent sulla suddetta materia è molto diversa: com’è noto, il network si basa sulla condivisione di file fra utenti a cui viene garantito un sostanziale anonimato. Mason ha scritto: «Questa è la generazione che deciderà se fare di Internet uno strumento di controllo o una piattaforma di innovazione e libertà. Una rete Internet libera e aperta è una forza di cambiamento, creatività; la spina dorsale di una società dove i cittadini sono azionisti, non set di dati».

(via)

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.