Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
L’intricata web-censura iraniana

Un’infografica prodotta dallo studio Hyperakt per la University of Pennsylvania cerca di mostrare in modo chiaro la rete alla base della censura internet in Iran. Ci riesce, anche, ma soltanto in parte: i web-censori agli ordini degli Ayatollah sono organizzatissimi e il sistema è davvero complicato. Partendo dall’alto si incontra, normalmente, la massima autorità spirituale e politica, la Guida Suprema. Sotto di lui, il “Supreme council on cyberspace”, istituzione introdotta nel 2009 che comprende il Presidente e il Comandante della Guardia Rivoluzionaria. Al terzo livello, un Comitato per determinare quali sono i contenuti offensivi, con molti ministri tra cui quello dell’Intelligence, della Cultura, della Scienza e Tecnologia. E poi la versione persiana della polizia postale per il web, anche questa istituita quattro anni fa.
Cliccare sull’immagine per visualizzarla più grande.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.