Maria Grazia Chiuri è la nuova direttrice creativa di Fendi
La stilista debutterà alla prossima fashion week di Milano, nel febbraio 2026, e curerà tutte le linee: donna, uomo e couture.

Dopo trentasei anni Maria Grazia Chiuri torna al punto di partenza (per modo di dire, visto che lo fa nel ruolo di direttrice creativa). Come ha sottolineato lei stessa, infatti, la sua carriera nella moda iniziò proprio da Fendi, nel 1989: «È con onore e gioia che oggi torno in Fendi», ha detto la nuova Chief Creative Officer, «dove ho avuto il privilegio di formarmi sotto la guida delle fondatrici, le cinque sorelle. Questo luogo è stato una fucina di talenti e il punto di partenza per molti creativi, grazie alla straordinaria capacità di queste cinque donne di nutrire generazioni di visioni e competenze. Ringrazio il Sig. Arnault per la fiducia accordatami nell’affidarmi il compito di contribuire a scrivere un nuovo capitolo della storia di questa straordinaria azienda al femminile». Chiuri aveva detto addio a Dior a maggio, dopo 9 anni da Direttrice Creativa. Presenterà la sua prima collezione femminile per Fendi il prossimo febbraio a Milano.
«Maria Grazia Chiuri è uno dei più grandi talenti creativi della moda contemporanea» ha dichiarato Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di LVMH, «e sono lieto che abbia scelto di tornare da Fendi per continuare a esprimere la sua creatività all’interno del gruppo LVMH, dopo aver condiviso la sua audace visione della moda. Assistita dai team di Fendi e in una città a lei cara, sono convinto che Maria Grazia contribuirà al rinnovamento artistico e al futuro successo della maison, preservandone al contempo l’eredità unica». Il CEO e presidente di Fendi, Ramon Ros, ha descritto il nuovo ruolo di Chief Creative Officer come «una posizione che le permette di esprimere pienamente la sua visione. Questo momento di incertezza che il settore sta attraversando può essere superato e può trasformarsi in un’opportunità se la creatività viene considerata come il motore per farlo; ma serve qualcuno che abbia determinazione, padronanza totale del mestiere e una visione forte, capace di eliminare tutto il rumore di fondo e concentrarsi sui prodotti — senza però fermarsi lì, ma andando in profondità, creando un’eredità creativa insieme alla comunità».