Tutte le stagioni dell’arte

Intervista a Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

09 Settembre 2025

«Una fine non è altro che un nuovo inizio, un nuovo ciclo della vita, un nuovo ciclo della storia». Così commenta la mostra “Seasons” di Maurizio Cattelan, visitabile fino a fine ottobre, Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, nel corso dell’intervista per The State of The Art, la Review Bimestrale di Banca Generali Private. «La relazione con Maurizio Cattelan è diventata solida in montagna parlando di aquile», continua Giusti, che è approdato ai piedi delle Orobie “straordinario luogo che circonda il territorio di Bergamo” dopo un’esperienza mediterranea come direttore del Museo MAN di Nuoro.

Nel 2024 ha curato due biennali, la nona edizione della Biennale Gherdëina – Il Parlamento delle Marmotte e, per la GAMeC, Il Biennale delle Orobie – Pensare come una montagna che si sviluppa nell’arco di due anni e che coinvolge attivamente le comunità del territorio bergamasco. Quest’ultima si concluderà con l’apertura, il prossimo 4 ottobre, di un quinto e ultimo ciclo di eventi che vedrà la partecipazione di molti artisti, tra cui Bianca Bondi, Gaia Fugazza, Pedro Vaz e il collettivo Atelier dell’Errore. Per Lorenzo Giusti l’arte è e deve essere anche «spazio di resistenza poetica». Nel 2020 ha ideato la piattaforma Radio GAMeC, riconosciuta dall’UNESCO come una delle più importanti iniziative museali al mondo durante la pandemia.

Maurizio Cattelan, Bones, 2025. Marmo statuario Michelangelo, Courtesy Gagosian Gallery. Veduta dell’installazione – Ex Oratorio di San Lupo, Bergamo, 2025. Foto: Lorenzo Palmieri, Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo

«L’esperienza del Covid ha ridisegnato le priorità delle istituzioni museali che operano all’interno dei territori, chiedendo loro di coinvolgere molteplici comunità». È forse questo l’unico modo oggi per «sviluppare progetti che costituiscano un vero e proprio lascito, che non siano mordi e fuggi o usa e getta, e che costruiscano un insieme concreto di relazioni». E per farlo, la GAMeC si allargherà presto con una nuova sede progettata dallo studio C+S Architects che sorgerà nell’ex Palazzetto dello Sport di Bergamo. Apertura prevista per il 2027.

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