Tarantino ha detto di aver cancellato The Movie Critic quando si è accorto che il critico cinematografico è il mestiere più noioso del mondo
«Nessuno vuole vedere un film su un critico cinematografico», ha spiegato, ospite del podcast The Church of Tarantino.

Da sempre Quentin Tarantino sostiene che dirigerà solo dieci film: un decalogo a cui manca ancora un ultimo titolo, uno su cui è al lavoro da anni, con continue indiscrezioni a contorno. Negli ultimi mesi abbiamo scoperto che il suo progetto d’addio al cinema s’intitolava The Movie Critic, che la sceneggiatura era nata come quella di una serie tv ma poi si è trasformata in lungometraggio. Dalla conferma che il film si sarebbe fatto a quella che non si sarebbe fatto più il passo è stato abbastanza breve. Qualcosa ha fatto cambiare idea a Tarantino, improvvisamente e irrevocabilmente. Adesso sappiamo finalmente cosa: la noia.
Durante un’ospitata nel podcast The Church of Tarantino, il regista ha rivelato di aver cestinato la sceneggiatura perché ha capito che non c’era nessun motivo di fare un film sulla vita di un critico cinematografico, nemmeno su quella di un critico molto molto particolare come quello che aveva intenzione di raccontare lui. Una volta cominciata la pre-produzione del film, Tarantino ha capito che, seppur ben scritta e divertente, la sceneggiatura di The Movie Critic non era quella giusta perché «è il mestiere più noioso del mondo, nessuno vuole vedere un film su un cazzo di critico cinematografico».
I fan del regista dovranno dunque armarsi di pazienza, perché pare proprio che sia tutto da rifare, dall’inizio. E no, nel film non ci sarebbe stato Cliff Booth, il personaggio interpretato da Brad Pitt in C’era una volta a… Hollywood. Tarantino ha smentito le voci, specificando che il suo ritorno è limitato alla serie diretta da David Fincher, già in lavorazione e di prossima uscita. Cosa farà Tarantino, adesso, è difficile dirlo. Secondo alcune recenti indiscrezioni, sta lavorando a un’opera teatrale. Su cosa? Non si sa. Quanto ci metterà a finirla. Almeno due anni, pare. E quindi, di nuovo, armarsi di pazienza: c’è da aspettare parecchio prima di vedere questo decimo, ultimo film.

È l'horror più atteso e chiacchierato uscito quest'anno, e infatti è da giorni in cima al botteghino italiano. Forse perché parla (anche) di che incubo sia essere genitori oggi e di quanto sia pericolosa questa epoca per i figli.