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08:53 sabato 28 giugno 2025
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Jessica Lange sarà protagonista del film tratto dall’Anno del pensiero magico di Joan Didion

23 Maggio 2024

È rassicurante pensare che ci sono almeno due film in lavorazione su vita, parole, pensieri, opere di Joan Didion, e che almeno uno di questi film sia – per il momento, all’apparenza: non si sa mai – normale. A novembre dello scorso anno, infatti, scrivevamo di un biopic in via di realizzazione che ci aveva piuttosto inquietati: l’idea dello sceneggiatore e regista Matthew Wilder era (usiamo l’imperfetto anche per esprimere l’augurio che nel frattempo sia cambiata) di raccontare la vita della scrittrice a partire dalla California degli anni Sessanta fino a un futuro imprecisato in cui «una Didion reincarnatasi in AI incontra una distopia che oltrepassa i suoi incubi più ansiogeni e sfrenati». Vista questa sinossi, si capisce il sollievo alla notizia che uno sceneggiatore e un regista ancora non noti (ma che comunque non sono Wilder, e già tanto basta) stanno lavorando a un normalissimo adattamento cinematografico dell’Anno del pensiero magico. A rendere ancora più bella la notizia, la conferma che nel cast, in un ruolo da protagonista, forse in quello di Didion stessa, chissà, ci sarà Jessica Lange.

È stata la stessa attrice a rivelare la cosa, in un’intervista concessa a Usa Today. Non ha detto granché, Lange, se non che, appunto, è ufficialmente parte del progetto e che le riprese dovrebbero cominciare a inizio nel 2025. Dettagli su sceneggiatura e regia, come detto, ancora non ci sono, né si hanno conferme ufficiali sugli altri membri del cast. Nella migliore delle ipotesi, il film potrebbe uscire alla fine del prossimo anno o all’inizio del 2026. Toccherà aspettare, occupare il tempo rileggendo L’anno del pensiero magico il libro, che in Italia è edito dal Saggiatore. Un breve estratto della sinossi, per chi (sono in pochi, immaginiamo) non ne avesse mai sentito parlare: «È la sera del 30 dicembre 2003 quando John Gregory Dunne, sposato da quarant’anni con Joan Didion, muore all’improvviso. Da quella data inizia per la scrittrice l’anno del pensiero magico, in cui lutto e sogno sovrascrivono la vita, e l’impossibile addio all’uomo amato si trasforma lentamente in un profondo colloquio con la morte, durante il quale tutto viene riconsiderato: la malattia, la cecità della fortuna, le parole non dette dell’amore, l’essenza sfuggente e ingannevole della memoria, la consapevolezza di dover fare prima o poi i conti con la fine. Il pensiero magico disseziona la perdita, illude Joan Didion di poter fermare, per incanto o sortilegio, chi se ne è andato per sempre».

Nell’attesa che il film esca, però, vale la pena anche recuperare il documentario del 2017 Joan Didion: The Centre Will Not Hold, diretto da Thomas Griffine Dunne, figlio di Dominick, che era il fratello di John Gregory Dunne, quindi nipote acquisito di Joan Didion. Si trova su Netflix ed è pieno di filmati inediti e conversazioni brillanti su scrittura, mondo e vita.

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