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12:32 martedì 19 agosto 2025
Il completo, che forse non è un completo, indossato da Zelensky nell’incontro con Trump ha causato un enorme litigio tra gli scommettitori online Milioni scommessi sul fatto che Zelensky avrebbe o non avrebbe indossato un completo. E ora una accesissima discussione attorno alla domanda: ma è un completo, quello?
A quanto pare Lana Del Rey è molto arrabbiata con Ethel Cain, ma nessuno ha ancora capito perché Le ha lanciato una frecciatina in una traccia del nuovo album e l'ha bloccata su Instagram: perché ce l'abbia così tanto con Cain, però, non è chiaro.
La sinistra mondiale va così male che è riuscita a perdere le elezioni anche nella Bolivia socialista Il Movimiento al Socialismo governava dal 2005, ma al primo turno è arrivato a malapena quarto. Al ballottaggio vanno un candidato di centro e uno di centrodestra.
A Liam Gallagher hanno vietato di lanciare tra il pubblico tamburello e maracas alla fine dei concerti perché le persone si picchiavano pur di accaparrarseli È stata l'organizzazione del concerto a dirglielo, per evitare che i fan si «strizzino i capezzoli a vicenda, si tirino le orecchie, si prendano a ginocchiate nelle parti basse».
È morto Ronnie Rondell, l’uomo che andava a fuoco sulla copertina di Wish You Were Here dei Pink Floyd Ci vollero 15 tentativi per ottenere lo scatto perfetto, un'impresa che mise a dura prova anche uno stunt man come lui, sopravvissuto alle riprese più spericolate della storia del cinema.
Sally Rooney ha detto che donerà i proventi degli adattamenti Bbc dei suoi romanzi a Palestine Action Lo ha scritto in un articolo pubblicato sull'Irish Times, in cui attacca (di nuovo) il governo inglese per le sue posizioni filoisraeliane.
Terence Stamp è stato l’attore inglese più amato dal cinema italiano Teorema di Pasolini, Tre passi nel delirio di Fellini, Una stagione all'inferno di Nelo Risi e molti altri: negli anni '70 Stamp, morto il 17 agosto a 87 anni, fu "adottato" dal cinema italiano.
È morto a 94 anni Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l’Italia nel pieno dei suoi cambiamenti: dal boom industriale alle grandi navi a Venezia.

È uscito il primo trailer del nuovo film di Indiana Jones

02 Dicembre 2022

A quarantuno anni dal primo film della saga – I predatori dell’arca perduta – Indiana Jones è tornato e sono tornati pure i nazisti (il fatto che questi siano ancora una volta i cattivi del film farà molto arrabbiare Kanye West, che in una recente intervista ha detto che è ora di finirla con questa continua mostrificazione degli esponenti del Terzo Reich). Ieri è uscito il primo trailer del quinto capitolo delle avventure dell’archeologo più famoso e longevo della storia del cinema, occasione nella quale abbiamo anche finalmente scoperto il titolo del film – Indiana Jones e la ruota del destino – e la sua data d’uscita (il 30 giugno del 2023).

Nonostante abbia detto che secondo lui non c’era nessun bisogno di fare un altro film di Indiana Jones, Harrison Ford torna ancora una volta nel ruolo, fedora in testa, giacca di pelle sulle spalle e frusta al fianco. Questa volta al suo fianco ci sarà una new entry, un nuovo personaggio interpretato Phoebe Waller-Bridge: Helen, la figlioccia di Indy, che il regista del film James Mangold ha definito «un po’ ragazza della porta accanto e un po’ truffatrice». Il nemico, come detto, è ancora una volta un ex gerarca nazista che non riesce ad accettare la fine prematura del Reich millenario: Voller – interpretato da Mads Mikkelsen – è un nazista che si è riciclato ingegnere della Nasa e che, mentre l’Agenzia spaziale americana si prepara a mandare il primo uomo sulla Luna (il film è ambientato nel 1969), trama per distruggere il mondo libero assieme al suo fedele scagnozzo Klaber (Boyd Holbrook, visto di recente nella parte del Corinzio nella serie Netflix The Sandman). Nel cast ci sono anche Toby Jones, Shaunette Renée Wilson, Thomas Kretschmann, Antonio Banderas e Olivier Richters. John Rhys-Davies, poi, ritorna nel ruolo di Sallah, collega di Indy già visto nei Predatori dell’arca perduta e in Indiana Jones e l’ultima crociata).

La ruota del destino sarà il primo film della saga non diretto da Steven Spielberg, che questa volta figura soltanto come produttore. Il regista che ha raccolto la sua eredità, James Mangold, ha scritto la sceneggiatura del film assieme a Jez e John-Henry Butterworth, compresa la scena di cui in queste ore tutti stanno parlando sui social: il flashback nella scena d’apertura, in cui si vede un Harrison Ford digitalmente ringiovanito nei panni di Indiana Jones nel 1944.

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