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Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
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Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

In America si parla molto di un’orfana bambina che potrebbe non essere una bambina

06 Novembre 2019

Se siete appassionati di true crime (senza il crime), sedute di psicoanalisi e più in generale di talk show popolati da personaggi al limite dell’inverosimile, conoscerete sicuramente Dr. Phil, il popolare show americano con protagonista l’amato Phil McGraw. In una delle puntate più anticipate di questa stagione, che andrà in onda giovedì 7 novembre, Dr. Phil intervisterà un’orfana ucraina che è finita recentemente al centro delle cronache americane. Natalia, infatti, è stata adottata Michael e Kristine Barnett, che l’hanno incontrata per la prima volta in un orfanotrofio in Florida nel 2010 e l’hanno portata nella loro casa in Indiana.

E fin qui la storia è piuttosto normale, se non fosse che appena due anni dopo, i Barnett hanno inoltrato una formale richiesta al giudice perché venisse cambiata all’anagrafe l’età di Natalia. La loro richiesta è stata accettata e Natalia risulta perciò nata nel 1989. L’orfana, sostengono infatti i coniugi, è in realtà una donna adulta e non una bambina tra i 6 e gli 8 anni come era stata loro presentata al momento dell’adozione (quando invece ne avrebbe avuti 22). A dimostrarlo, secondo la coppia, ci sarebbe un test delle densità delle ossa cui Natalia è stata sottoposta dal loro medico di famiglia.

Prima di continuare, è necessario però specificare una cosa, e cioè che Natalia è affetta da una forma di nanismo che le impedisce di camminare senza supporto e rende molto difficile stabilire la sua età: in effetti, sembra molto giovane. Non molto tempo dopo quella denuncia, i Barnett decidono di trasferirsi in Canada con il loro altro figlio, lasciando Natalia da sola nel loro appartamento, motivo per cui sono stati accusati di abbandono di minore.

I due genitori adottivi, a loro volta, accusano l’orfana di essere nient’altro che un’imbrogliona: non sarebbe affatto un’orfana bambina, ma una donna adulta che avrebbe anche minacciato di uccidere tutta la famiglia. Come riassume The Cut, Natalia è stata difesa dalla madre biologica, che ha anche rilasciato un’intervista al Daily Mail (non proprio la più affidabile delle fonti) in cui dice di essere stata forzata ad abbandonare la figlia subito dopo il parto nel 2003. Stando a questa dichiarazione, al momento dell’adozione Natalia aveva 7 anni, come dichiarato dall’orfanotrofio, e 16 oggi. Ma come ha fatto, se all’epoca dei fatti aveva tra i 10 e i 12 anni, a sopravvivere dal 2013 al 2016 nella casa dove i Barnett l’avevano lasciata da sola?

Ed è solo una delle tante cose che non tornano in questo intricato dramma familiare: considerando che Kristine Barnett di lavoro fa la speaker motivazionale che si occupa di bambini disabili, non potrebbe essere lei quella a caccia di notorietà? A queste e altre domande (speriamo) potrà rispondere l’intervista del Dr. Phil, che nel teaser dice a Natalia: «Immagino che alla fine tutto dipenda dal fatto che tu sia o meno un demone psicopatico malvagio venuto qui per ucciderci tutti». «Non è affatto vero», risponde lei visibilmente emozionata. Meglio della Leosini.

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