Come si costruisce un ecosistema editoriale che sfida le convenzioni e racconta la contemporaneità? Ne parlano Valentina Ardia, editor in chief, e Cristiano de Majo, direttore esecutivo, domenica 14 settembre, ore 12.
Tutti i mobili dei fumetti
Living in a Box: Design and Comics è una mostra che affianca momenti di storia del fumetto a veri e propri pezzi di design.

Asterios Polyp, uno dei personaggi più famosi disegnati da David Mazzucchelli, è un architetto rinomato e raffinato. Naturale, dunque, che nel suo salotto siano in bella mostra due sedie Wassily, la seduta progettata nel 1925 da Marcel Breuer, uno dei pezzi più riconoscibili nella storia del design. E anche se gli Avengers non si intendono di disegno industriale e autoprogettazione, la storia del fumetto è sorprendentemente ricca di incroci con quella del design. La mostra Living in a Box: Design and Comics, fino al 20 ottobre al Vitra Schaudepot di Weil am Rhein (in Germania, a pochi metri dal confine con la Svizzera), esplora proprio questo dialogo. I fumetti o i graphic novel devono presentare al lettore il carattere di un personaggio in poche tavole e senza eccedere in presentazioni eccessivamente lunghe, e il design è, molto spesso, un elemento fondamentale nel farlo: se vediamo il protagonista comodamente seduto su una Eames Lounge Chair (progettata nel 1956 da Charles e Ray Eames) penseremo che è un tipo raffinato, acculturato ed elegante.

David Mazzucchelli, Asterios Polyp (dettaglio), 2009 © Pantheon Books

Guido Crepax, Valentina, 1975 © Guido Crepax, courtesy by Archivio Crepax

Tove Jansson, Moomin, 1958 © Solo/Bulls

Charles Schulz, Peanuts © 1953 Peanuts Worldwide LLC

Joost Swarte, Beugel Chair, 2018 © Joost Swarte
Il design, in fondo, è presente nelle nostre vite di ogni giorno, e il fumetto, che ci porta in un modo estremamente curato nelle esistenze dei suoi personaggi, non può non rispecchiarlo. È dagli anni Sessanta, in particolare, che si assiste anche al percorso inverso, e cioè non il design che entra nel fumetto, ma il contrario: due esempi sono la scrivania Boomerang di Maurice Calka con le sue linee curve (del 1969), o la “comicissima” sedia Tomato di Eero Aarnio (del 1971). Living in a Box affianca momenti di storia del fumetto a veri e propri pezzi di design del Vitra Design Museum – a pochi passi dal Vitra Schaudepot – mettendo in luce il momento storico e industriale in cui i due sono stati concepiti.

Come si costruisce un ecosistema editoriale che sfida le convenzioni e racconta la contemporaneità? Ne parlano Valentina Ardia, editor in chief, e Cristiano de Majo, direttore esecutivo, domenica 14 settembre, ore 12.

Nei suoi libri si oppone a quell'idea di letteratura giapponese “stramba e misteriosa” che tanto successo ha riscosso negli anni. Di questo e di povertà, di stranezze, di suo marito e di litigi con Murakami Haruki abbiamo parlato con lei, durante il Festivaletteratura di Mantova.

Il nuovo film della regista di Past Lives era atteso come il rinascimento della romcom. Vedendolo, invece, si capisce che le romcom forse non torneranno mai perché non c'è più nessuno che sappia farle.