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Gli Stati Uniti sono l’unico Paese al mondo in cui quest’anno il turismo calerà (e parecchio) Più di dodici miliardi persi in un anno, nessuno al mondo registra una flessione simile.
L’estrema destra ha sfondato anche alle elezioni in Portogallo Il partito Chega di André Ventura è arrivato terzo, forse alla fine sarà secondo, superando anche il Partito Socialista.
La tv di Stato spagnola ha violato il divieto dell’Eurovision di trasmettere messaggi pro Palestina E ne è nato un caso diplomatico che potrebbe portare all'emittente una multa e altre sanzioni.
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Un bambino è stato curato da una rara malattia usando una terapia genica inventata appositamente per lui È la prima volta che succede e gli scienziati sperano sia l'inizio di un protocollo che aiuterà a curare molte altre malattie genetiche.

A quanto pare Susan Sontag scrisse il libro di suo marito

14 Maggio 2019

Una nuova biografia di Susan Sontag sostiene che la scrittrice americana sia la vera autrice del classico di Philip Rieff, suo primo marito, Freud: The Mind of the Moralist. Come segnala il Guardian, la rivelazione è contenuta in Sontag: Her Life di Benjamin Moser, che uscirà il prossimo settembre e che «presenta prove testuali e aneddotiche secondo cui Sontag non era solo il co-autore non ufficiale dell’analisi di Freud del 1959, una cosa che sappiamo già da molto tempo». Sontag aveva sposato il sociologo Rieff a 17 anni, solo 10 giorni dopo aver partecipato a una delle sue lezioni; a 20 anni collaborò con lui al libro su Freud.

Le edizioni precedenti al 1959 riportavano un ringraziamento speciale a Susan Rieff (creditata quindi con il cognome del marito) che è poi sparito nelle edizioni successive. Secondo quanto si legge in Susan Sontag: An Annotated Bibliography 1948-1992, gli accordi per il divorzio tra i due (stipulati proprio nel 1959) prevedevano che Rieff potesse reclamare l’intera paternità del libro. Per compilare la biografia di Sontag, Moser (che è anche autore di una biografia di Clarice Lispector) ha potuto contare sul libero accesso alla fondazione che si occupa dell’eredità intellettuale della scrittrice, compreso l’archivio conservato presso la Ucla che sarà aperto al pubblico solo tra una decina d’anni. Ha inoltre raccolto le testimonianze inedite di alcuni amici e conoscenti di Sontag.

Moser riconosce che Freud: The Mind of the Moralist è basato, almeno in una certa misura, sulle ricerche e sulle note di Rieff, ma afferma anche che egli «Quasi certamente non ha scritto il libro su cui si basava la sua carriera». L’amica di Sontag Rae Amiran ha dichiarato che, mentre la coppia viveva a Cambridge, nel Massachusetts, «Susan passava i pomeriggi a riscrivere da zero [le note di Rieff, ndr]» mentre nel 1957, la stessa scrittrice scriveva sul suo diario che stava riordinando «i materiali su Freud, prendere appunti e lavorando su alcuni passaggi difficili del capitolo 2». In una lettera alla madre, poi, Sontag scriveva di essere molto avanti con la stesura del libro, «avendoci lavorato circa 10 ore al giorno», mentre nel 1958 confermava di aver rinunciato definitivamente ai diritti del libro su Freud all’amico Jacob Taubes, che le rispose di essere molto dispiaciuto della sua decisione e che Rieff avrebbe dovuto vergognarsi. Secondo Moser, quarant’anni dopo Rieff mandò una copia del libro a Sontag con un biglietto in cui si legge: «Susan, amore della mia vita, madre di mio figlio, co-autore di questo libro: perdonami. Per favore. Philip».

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