Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
C’è ancora spazio per i giornali porno?
Chissà quanti, tra chi sta leggendo queste parole, hanno provato l’esperienza di tenere tra le mani un vero giornaletto porno. Come sottolinea Lexi Manatakis su Dazed, per un certo periodo i giornali porno sono stati gli unici mezzi coi quali molti temi della rivoluzione sessuale hanno potuto diffondersi. Dai titoli femministi degli anni Settanta, che per la prima volta parlavano di orgasmo femminile e masturbazione, alle pubblicazioni interamente dedicate alle pratiche feticiste, i giornali porno hanno avuto un loro momento d’oro, ormai tramontato da un po’.

Fotografia di Viktor Naumovski © PC Erotic e Ditto Press
Almeno fino ad oggi: grazie all’idea dell’artista Iriz Luz (@sillyyat, su Instagram) un nuovo magazine porno ha appena visto la luce. Si chiama Pc Erotic, lo pubblica Ditto Press e, nonostante il formato obsoleto (quello appunto, del giornaletto di carta) sembra molto adatto ai tempi che stiamo vivendo. La domanda alla quale Luz ha deciso di provare a rispondere è tanto semplice quanto importante: «sarà la tecnologia a fotterci, o saremo noi a fottere lei?» (inutile specificare che qui “fottere” non è da intendersi come sinonimo di “fregare”). Le possibili risposte a questo interessante quesito hanno dato vita al numero 1 di Pc Erotic, acquistabile da oggi. Corredato da immagini molto ricercate, il magazine si propone di esplorare ogni possibile intersezione tra sesso e tecnologia. Lo potete comprare qui, a 6 euro circa.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.