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17:32 mercoledì 5 novembre 2025
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare i suoi film per addestrare Sora 2 a crearne delle brutte copie Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

10 anni di Mutina

L’azienda di rivestimenti in ceramica si apre all'arte contemporanea e chiama i fratelli Bourolullec e Konstantin Grcic.

17 Novembre 2015

A novembre Mutina ha celebrato 10 anni di attività, anni passati a unire «tecnologia e fatto a mano». L’azienda di rivestimenti in ceramica Fiorano Modenese ha implementato una serie di nuovi progetti. Tra questi il Mutina Joural, nel quale sono presenti interviste ai designer del momento, report di particolari allestimenti e dietro le quinte dell’azienda. C’è anche l’intervista ad Albert Moya, il regista che ha realizzato il corto che descrive il quartier generale dell’azienda, girato in bianco e nero e dal titolo simbolico ed evocativo: Everything begins with an interruption, che è poi diventato il nome dell’intera campagna. Moya dice molte cose interessanti su Mutina: «Mi sono accorto che le persone e le relazioni che ci sono tra tutti, la loro filosofia di lavoro, è qualcosa che non riesci a percepire se non vieni a toccarlo con mano. C’è sempre un sacco di ironia nell’aria, ma sopratutto il duro lavoro si affronta in un modo davvero naturale. Lavorare è davvero un’ispirazione qui».

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Ci sono stati anche altri passi importanti per Mutina. Un sito internet tutto nuovo, accounta Facebook e Twitter, e il lancio della prima campagna pubblicitaria, essenziale per illustrare il nuovo percorso artistico intrapreso dal brand. Per supportare il lancio, Scheltens & Abbenes hanno realizzato tre composizioni architettoniche che simboleggiano gli elementi che hanno contribuito al successo di Mutina. La ricerca, da sempre essenziale nella vision di Mutina, si è tradotta ora in un’apertura verso l’arte contemporanea, che porterà alla collaborazione con importanti artisti internazionali. Infine, l’anniversario è stato il momento ideale per il lancio di due nuove collezioni: Rombini e Numi, che hanno visto coinvolti, rispettivamente, i fratelli Bourolullec e Konstantin Grcic. Rombini è «un alfabeto di forme e di colori. Il progetto è composto da tre modelli: piastrella, mosaico ed elemento a rilievo. È una collezione che presenta una soluzione completa, proponendo differenti abbinamenti; relazioni ritmiche e colorate che vanno dalla piastrella al mosaico, dal mosaico al rilievo, dal rilievo alla piastrella», hanno raccontato Ronan ed Erwan. Le lastre, in grès porcellanato, interpretano le forme del rombo grazie alla tridimensionalità, creando giochi di luci e ombre.

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Grcic invece, con il suo Numi, rappresenta il ponte ideale tra la tradizione ceramica di Mutina e l’arte contemporanea. Il designer tedesco infatti, all’esordio nella lavorazione del materiale, ha creato perfette geometrie in grès porcellanato ideali per rivestimenti sia indoor che outdoor. Intervistato, Konstantin ha racchiuso poi al meglio l’essenza del lavoro di Mutina: «Ceramica! Lavorando alla mia prima collezione per Mutina, ho iniziato ad apprezzare la bellezza di questo materiale antico e semplice. Un pezzo di argilla che diventa pavimento, rivestimento».

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