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22:13 martedì 27 maggio 2025
Si è scoperto che la Cia usava un sito di Star Wars per comunicare con le sue spie Starwarsweb.net ora non esiste più, ma per tanti anni è stato la casa di nerd di Guerre Stellari e agenti segreti americani.
Klarna sta andando malissimo perché nessuno finisce di pagare le rate Cento milioni di dollari di perdite nel primo trimestre del 2025, tutto per colpa di utenti che rateizzano e poi scappano.
Da otto anni Netflix si rifiuta di distribuire un biopic di Gore Vidal perché il protagonista è Kevin Spacey Una decisione che è fin qui è costata cara alla piattaforma, che ha già perso 40 milioni di dollari per questo film.
La Palma d’oro vinta da Jafar Panahi sta facendo litigare la Francia e l’Iran La Repubblica islamica non ha gradito un commento sul film fatto dal ministro degli Esteri francese: ne è nata una crisi diplomatica.
Nouvelle Vague, il film di Richard Linklater su Godard, verrà distribuito da Netflix È stato presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes, dove ha suscitato l'entusiasmo anche di Quentin Tarantino.
Dopo aver smentito il fatto di aver tirato cocaina con Merz e Starmer, Macron è stato costretto a smentire anche il fatto di essere stato picchiato dalla moglie Costretto dalle assurde teorie che stanno circolando sui social, ovviamente.
Duemila funzionari dell’Unione europea hanno firmato una lettera in cui accusano l’Ue di non aver fatto niente per Gaza I firmatari invitano anche gli Stati membri a interrompere immediatamente qualsiasi rapporto con Israele.
Dei ricercatori hanno scoperto che è anche grazie alla cacca dei pinguini che in Antartide nascono le nuvole O meglio, grazie anche a questo e a una complicata reazione chimica.

E se alla Cina servisse tutto quello smog?

11 Dicembre 2015

Negli ultimi anni ci siamo abituati a sentire notizie preoccupanti sui livelli di inquinamento cinese: i dati diffusi dall’Air Quality Index dell’ambasciata americana a Pechino hanno iniziato a superare il dato-limite di 500 (nel 2013 arrivò addirittura a 755) e i commenti standard dell’avamposto di Washington alla qualità atmosferica, espressioni come il famigerato «hazardous», sono diventati parte delle notizie quotidiane dalla Terra di mezzo.

Per quanto la concentrazione di polveri sottili e ultrasottili consista in evidenti problemi, in primis ovviamente per la salute degli abitanti (secondo dati diffusi qualche mese fa, lo smog cinese uccide quattromila persone ogni giorno), sulla New York Review of Books Ian Johnson argomenta una tesi controintuitiva: questo smog un giorno sarà utile al popolo cinese. Il motivo? Secondo Johnson, «il governo può glissare sugli abusi dei diritti umani. Può processare segretamente attivisti politici di rilievo. Ma non può nascondere facilmente questo tipo di aria, o incolpare gli stranieri. E si rende conto che se affronta il problema, il danno politico sarà minore».

Alla Conferenza sul clima di Parigi questo cambio di vedute del Partito comunista cinese si è tradotto in una perdita di potere negoziale dei suoi esponenti: se un tempo la linea era un inamovibile “se la comunità internazionale vuole la riduzione delle nostre emissione, che paghi per metterla in atto”, oggi la consapevolezza del risentimento provocato dallo smog nella popolazione rende gli autarchi cinesi più propensi al dialogo. E questa, sostiene Johnson, è un’ottima notizia.

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