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Il bacio tra Pedro Pascal e Alexander Skarsgård è diventato il momento più virale di Cannes A quanto pare i due sono molto amici: Pascal era tra il pubblico durante la prima di Pillion, film di cui Skarsgård è protagonista.
Il Chicago Sun-Times ha pubblicato per sbaglio una lista di libri per l’estate che non esistono Perché l’ha fatta scrivere a un’AI, che se ne è inventati 10 su 15.
Heart Lamp di Banu Mushtaq ha vinto l’International Booker Prize Per la prima volta vince un libro tradotto dal kannada, una delle principali lingue indiane, e per la prima volta una raccolta di racconti.
A Cannes è nato Dogma 25, un nuovo movimento “sequel” del Dogma 95 di von Trier e Vinterberg E che ha già ricevuto l'appoggio sia di von Trier che di Vinterberg.
Dopo Valeria Marquez, un’altra influencer sudamericana è stata uccisa in circostanze molto simili Anche Maria Jose Estupiñan è stata uccisa dopo aver aperto la porta a un fattorino che diceva di avere un pacco da consegnarle.
L’Unione europea sta lavorando a una legge sull’uso dei social da parte dei minori tra le più restrittive del mondo A partire dalla definizione di una "maggiore età digitale" che tutti i cittadini dei Paesi membri dovranno rispettare.
La serie tv tratta da Le schegge di Bret Easton Ellis ha finalmente un protagonista Dopo mesi di speculazioni, rinvii e cancellazioni, si è finalmente giunti a un accordo.
Il Festival di Sanremo resterà alla Rai, anche perché nessun altro lo ha voluto Al bando del Comune per l'organizzazione del Festival ha risposto solo un'azienda: la solita.

C’è voluto un secolo per creare il weekend (e un decennio per distruggerlo)

09 Maggio 2017

Il fine settimana così come lo conosciamo è un’invenzione relativamente recente, che si è consolidata soltanto intorno alla metà del Novecento, eppure sta già scomparendo, in un’era in cui i turni di lavoro si fanno sempre più fluidi. È una parabola bizzarra, nota la giornalista Katrina Onstad nel suo nuovo libro, The Weekend effect: «C’è voluto un secolo per conquistare il weekend. Sono bastate un paio di decadi per disfarlo».

Un capitolo del libro, appena uscito per HarperOne, è stato anticipato da Quartz, ed è dedicato proprio all’introduzione del weekend negli Usa da parte di Henry Ford, cui è seguita la diffusione in Europa. Un tempo, infatti, nei Paesi occidentali la settimana lavorativa era composta da sei giorni, e non si lavorava soltanto la domenica, per questioni religiose.

weekend storia ragioni

L’idea di accorciare la settimana lavorativa, scrive Onstad, comincia ad avanzare durante i moti sindacali della Rivoluzione industriale; però fu soltanto alla fine degli anni Venti che le prime grandi industrie cominciarono a introdurre questo modello. Henry Ford, un «fervente anti-sindacalista», introdusse la settimana di 5 giorni nel 1926 perché credeva che avrebbe incentivato i consumi: «La gente che ha più tempo libero ha anche bisogno di più vestiti, mangia una varietà più ampia di cibo e richiede più trasporti».

Entro il 1955, il sabato libero era diventato standard nel Regno Unito, ed entro il 1970 nel resto d’Europa: «Dopo centinaia di anni di dibattiti, scontri e dogma, il weekend dovrebbe essere dato per assodat», scrive Onstad. Salvo poi notare che non è «esattamente quello che è successo». Secondo gli ultimi dati disponibili, il 29 per cento degli americani e il 25 per cento dei britannici lavora nel weekend, percentuale che scende di poco nell’Europa continentale.

Whitstable, Inghilterra meridionale, estate 2011 (Peter Macdiarmid/Getty Images), Weston-Super-Mare, sempre nell’Inghilterra meridionale, estate 2015 (Matt Cardy/Getty Images)
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