Potrebbe c'entrare il fatto che ora è lui quello accusato di essere negli Epstein Files che i suoi sostenitori vogliono vedere pubblicati.
In autunno uscirà il memoir postumo di Virginia Giuffre, una delle principali accusatrici di Jeffrey Epstein
Si intitola Nobody’s Girl, Giuffre lo avrebbe completato pochi giorni prima di suicidarsi, il 25 aprile scorso.

Il 21 ottobre l’editore statunitense Alfred A. Knopf pubblicherà il memoir postumo di Virginia Giuffre, una delle principali accusatrici di Jeffrey Epstein, suicidatasi il 25 aprile all’età di 41 anni. Scritto assieme alla giornalista Amy Wallace (collaboratrice, tra gli altri, del New York Times e del Los Angeles Times), Nobody’s Girl: A Memoir of Surviving Abuse and Fighting for Justice, questo il titolo del memoir, viene descritto dall’editore come «un libro fondamentale, perché mette in mostra i fallimenti di un sistema che permette la tratta di persone vulnerabili. È assolutamente necessario che la verità si sappia e che la questione venga affrontata, è un fatto di giustizia e di consapevolezza». Nel comunicato stampa, ripreso dal Guardian, in cui si annuncia l’uscita del libro si legge anche il testo di una mail inviata da Giuffre a Wallace 25 giorni prima di morire, in cui la donna esprime il «sentito desiderio» di pubblicare il libro «a prescindere» da quello che sarebbe potuto capitare a lei.
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«Se dovessi morire, vorrei farlo con la certezza che Nobody’s Girl verrà comunque pubblicato. Credo che il libro colpirà molte persone e porterà a delle discussioni necessarie su queste gravi ingiustizie», questo scriveva Giuffre a Wallace l’1 aprile del 2025, neanche un mese prima del suicidio (ricostruzione della morte che il padre, Sky Roberts, ha sempre rifiutato) e una settimana dopo un grave incidente automobilistico che l’aveva costretta al ricovero in ospedale. Knopf spiega anche che il memoir contiene altri «intimi, inquietanti, commoventi dettagli riguardanti il periodo trascorso da Giuffre con Epstein, Maxwell (Ghislaine, l’ex moglie di Epstein, ndr) e molti dei loro famosi amici, compreso il principe Andrew, di cui parla parla per la prima volta pubblicamente dopo l’accordo privato del 2022». Il riferimento, qui, è alle accuse di violenza sessuale che Giuffre aveva mosso al principe Andrew, accuse che lui ha sempre negato e che la donna ritirò dopo, appunto, aver raggiunto un accordo privato con lui.
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L’addetto stampa di Knopf, Todd Doughty, data l’insistenza dei giornalisti è stato costretto a precisare che il libro «non contiene accuse nei confronti di Donald Trump», per il quale i cosiddetti Epstein Files sono diventati negli ultimi mesi uno dei principali problemi di politica interna.