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Il Van Gogh Museum di Amsterdam rischia la chiusura a causa di lavori di ristrutturazione troppo costosi Lo dice il museo stesso: servono 121 milioni di euro per mettere a posto la struttura. Il Van Gogh Museum pretende che a pagare sia il governo olandese. Il governo olandese non è d'accordo.
C’è grande attesa attorno a The Voice of Hind Rajab, il film che potrebbe essere la sorpresa di questa Mostra del cinema Per i nomi che lo producono, per il regista che lo dirige e soprattutto per la storia vera che racconta: quella di una bambina di 6 anni, morta a Gaza.
La stylist di Julia Roberts non vuole rivelare il brand del cardigan con la faccia di Luca Guadagnino Il misterioso cardigan indossato dall'attrice al suo arrivo a Venezia è già diventato l'oggetto del desiderio della Mostra del Cinema.
In Corea del Sud è stata approvata una legge che vieta l’uso dello smartphone a scuola a tutti gli studenti È una delle più restrittive del mondo ed è stata approvata dal Parlamento con una larga maggioranza bipartisan.
Il governo francese farà causa alla piattaforma Kick per il caso di Jean Pormanove, lo streamer morto durante una diretta Secondo il governo, la piattaforma streaming non avrebbe rispettato la legge in materia di moderazione e rimozione di contenuti violenti.
Il nuovo libro dell’autrice di Mangia, prega, ama è una storia d’amore, droga e malattia terminale Si intitola All the Way to the River, uscirà in inglese il 9 settembre e ha già fatto arrabbiare un po' di persone.
KPop Demon Hunters è diventato il film di maggior successo commerciale nella storia di Netflix Non solo il film più visto sulla piattaforma, ma anche il primo titolo Netflix a conquistare il botteghino Usa e la classifica Billboard.
Finalmente sappiamo di cosa parla La grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino È il film che aprirà la Mostra del cinema di Venezia ed è uno di quelli che concorreranno al Leone d'oro. I primi dettagli sulla trama hanno sorpreso molti.

Il Ministero della Difesa ucraino ha fatto un video in cui paragona la guerra a Die Hard

28 Dicembre 2022

Anche il governo ucraino considera Die Hard un film di Natale. La conferma ce l’ha data il Ministero della difesa ucraino con un video pubblicato sui suoi canali social, un video in cui si paragona lo scontro tra il detective newyorchese John McClane/Bruce Willis e il terrorista tedesco Hans Gruber/Alan Rickman alla guerra tra Ucraina e Russia. Ovviamente, nel video ministeriale la parte di McClane la fa l’Ucraina e quella di Gruber è riservata alla Federazione russa. Il tutto accompagnato da una colonna sonora composta da due canzoni: “Il canto delle campane” del compositore ucraino Mykola Leontovych e la “Let it Snow” cantata da Frank Sinatra.

Nel video, il montaggio alterna scene di Die Hard ad altre che raccontano quello che sta succedendo in Ucraina in questi giorni tra Natale e Capodanno. Tra un primo piano di Bruce Willis e un campo stretto su Alan Rickman vediamo alberi di Natale illuminati con il giallo e il blu della bandiera ucraina ed esplosioni avvenute durante gli scontri tra l’esercito ucraino e i soldati russi. Ci sono anche delle scene del film modificate, alle quali sono stati cambiati e aggiunti alcuni dettagli in modo da trasformarle in riferimenti alla guerra. Per esempio: una scena di Die Hard in cui si vede una T-shirt con su scritto “I now have a machine gun Ho-Ho-Ho” è stata in cambiata in modo che la scritta reciti “I now have a HIMARS Ho-Ho-Ho”, un rimando agli High Mobility Artillery Rocket System che hanno permesso ai soldati ucraini di vincere diverse battaglie e riconquistare territori occupati dai russi. Un’altra scena modificata è quella in cui Hans Gruber dice di «averne letto nel Time Magazine»: nel video ucraino si vede l’edizione del Time con Zelensky sulla copertina, insignito del titolo di Persona dell’anno.

Come in un vero e proprio trailer, di tanto in tanto le immagini vengono interrotte da brevi testi che spiegano la “storia”: «Questo Natale, l’Ucraina celebra la grande storia di un underdog che sventa l’operazione militare speciale di un terrorista arrogante. Era il piano perfetto, nulla era stato lasciato al caso, ma poi è andato tutto storto. La guerra che nessuno vorrebbe è quella che non ci si può permettere di perdere. Questo Natale, l’antichissima storia di Davide e Golia racconta della nostra casa». Nel testo che accompagna il video su Twitter, poi, si legge della storia di «Un underdog che sconfigge i cattivi. Queste sono le storie che ci piacciono. Dedicato a tutti i die hards [espressione che in italiano si può tradurre più o meno esattamente con “i duri a morire”, ndr] al fronte. L’Ucraina vincerà». Il tweet si chiude con uno “Yippe Ki-Yay…!,” l’esclamazione preferita di John McClane.

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