In LUX, suo attesissimo nuovo album, c'è molto di più della trasformazione artistica di una popstar. In 18 tracce e 13 lingue, Rosalia racconta la sua svolta mistica.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía
José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La svolta musicale e spirituale di Rosalía sta piacendo parecchio non solo a chi si occupa di musica pop, ma anche a chi s’interessa di temi religiosi. Pare proprio che la cantante abbia conquistato anche il Vaticano, infatti. Il merito è del suo nuovo album Lux, lodato nientemeno che dal Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano: Euronews riporta le parole del cardinale José Tolentino de Mendonça, che ha elogiato l’album definendo la ricerca spirituale della cantante «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
Il disco era già stato definito da diversi preti «provocatorio», in un’accezione positiva del termine, per come racconta il desiderio di trascendenza e la sete di senso. Tra i fan di Rosalía nelle scorse settimane si è scoperto c’è anche il vescovo Xabier Gómez García, che ha scritto una lettera alla propria congregazione per elogiare l’album della popstar, nata e cresciuta proprio nella sua diocesi. Secondo il Vaticano, quella di Rosalía non è un’operazione puramente estetica: si spinge piuttosto verso la sintesi di pop commerciale e sonorità sacre, con un album sospeso tra intrattenimento e riflessione che ha convinto dunque anche dal punto di vista teologico, dopo aver conquistato la critica musicale.
Ci ha messo 20 anni a realizzare il film dei suoi sogni, che adesso è in cima al botteghino italiano, americano e mondiale. Lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato della sua passione per il teatro, del ristorante dei suoi genitori e di quella volta che incontrò Spielberg.