Hype ↓
12:52 mercoledì 9 luglio 2025
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

Una barba divina

19 Ottobre 2011

Che sia originale (come sostiene qualcuno) o un falso postumo (come conferma la scienza) la Sacra Sindone svela l’amore che la religione prova per la barba. Basta pensare all’iconografia cristiana, che raffigura sempre Gesù Cristo come un giovane uomo con barba; o al Giudizio Universale di Michelangelo in cui Dio è anch’esso solennemente barbuto. Il sacro e il mistico non ha mai la faccia liscia e glabra di un ragazzino.

Dato che ciò sembra avvenire anche in altre religioni, Brian Palmer ha tentato di spiegarne il perché su Slate, giungendo a una conclusione prevedibile:

Perché è virile. Anche se le barbe appaiono ripetutamente nei testi religiosi, Dio non ci ha mai detto esplicitamente perché sono tanto sacre. In assenza di una spiegazione divina, alcuni teologi hanno ipotizzato che il pelo facciale sia un simbolo di mascolinità conferito da Dio agli uomini.

Religioni maschiliste che nel corso della Storia hanno imparato a raffigurare Dio, ovvero l’essere perfetto, con una caratteristiche notoriamente poco femminile. Questa “moda” clericale è stata in passato anche trasformata in una regola che, fino al Rinascimento, proibiva ai prelati cristiani di tagliarsi la barba.

I tempi sembrano però cambiati: in un periodo in cui barba, barboni e barbette sembrano essere molto in voga tra le persone comuni, è proprio il clero ad aver adottato il rasoio.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.