Il nuovo logo, soprattutto, non piace né ai fan né ai graphic designer, che già chiedono di tornare alla versione precedente.
La storia dell’uccellino di Twitter raccontata dal designer che l’ha inventato
La trasformazione di Twitter in X è probabilmente il rebranding più discusso e confusionario di tutti i tempi (ne abbiamo scritto qui). Larry the Bird, l’uccellino azzurro che è stato il logo di Twitter per praticamente tutta la storia del social, era uno di quei simboli ascesi a icone: «È per questo che siamo così protettivi nei suoi confronti: è la nostra risorsa più conosciuta e riconoscibile», ha spiegato il co-fondatore di Twitter, Biz Stone. Anche l’ex Ceo Jack Dorsey aveva raccontato l’importanza del logo: rappresentava esattamente ciò che Twitter – almeno, il Twitter di quell’epoca – aspirava a essere. «Un’imprevedibile esplosione di informazioni: come i cinguettii degli uccelli».
There was essentially no brief, other than we want a new bird, and it should be as good as the Apple and Nike logo. Twitter had made some sort of flying goose – but Jack wanted something simpler pic.twitter.com/ruR52lZtLL
— martin grasser (@martingrasser) July 24, 2023
Ieri, giorno in cui Larry the Bird è morto, il designer Martin Grasser – uno dei tre che ha contribuito alla sua realizzazione, assieme a Todd Waterbury e Angy Che – ne ha raccontato l’origine. Disegnato nel 2012, Larry the Bird rispondeva a tre richieste fondamentali fatte dall’allora dirigenza di Twitter: semplicità, equilibrio e leggibilità. «Doveva essere visibile e riconoscibile a prescindere dalle dimensioni, un po’ come succede con la lettera “e” minuscola», scrive Grasser sul social adesso noto come X. Nel 2012 il logo di Twitter era già un uccellino – «una specie di oca», la definisce Grasser – ma Dorsey voleva qualcosa di più semplice. Non ci furono molte o lunghe discussioni: l’unica richiesta che venne dal Ceo fu di disegnargli un logo bello come quelli di Nike e di Apple.
From that point on we really spent our time perfecting every little detail… so that it felt balanced, and visible as a bird at the smallest of sizes. pic.twitter.com/fkueKzmST7
— martin grasser (@martingrasser) July 24, 2023
A quel punto, Drasser e colleghi cominciarono semplicemente a disegnare uccelli. In continuazione, tutto il giorno, per capire «le forme che meglio si conciliavano tra di loro», quelle più adatte allo scopo. Piano piano, i tre disegnatori capirono che la cosa migliore da fare era ritrarre l’uccellino “di profilo”, e dedicarono molta parte del loro tempo e delle loro energie a disegnare la “pancia” giusta, una curva «semplice e neutra», una linea che rispecchiava perfettamente l’intento semplificatore del nuovo logo. «A marzo ricevemmo l’approvazione e a maggio ci fu il lancio. E per 11 anni questo uccellino azzurro ha rappresentato tantissimo», scrive Drasser alla fine del thread.

Se ne sta parlando moltissimo dopo la denuncia della scrittrice Carolina Capria: il gruppo, a cui erano iscritti 32 mila uomini, è rimasto aperto e pubblico per 6 anni, sfuggendo a ogni moderazione.

Milioni scommessi sul fatto che Zelensky avrebbe o non avrebbe indossato un completo. E ora una accesissima discussione attorno alla domanda: ma è un completo, quello?