Voli low cost e affitti brevi hanno contribuito alla democratizzazione del turismo. Poi qualcosa è cambiato, viaggiare è diventato costoso, difficile, dannoso. Ma il turismo non è diminuito, anzi. Ne parliamo sul nuovo numero di Rivista Studio, "Gran Turismo", appena arrivato in edicola.
Questo è l’editoriale del nuovo numero di Rivista Studio, intitolato “Gran Turismo”. Lo trovate in edicola, nelle librerie selezionate oppure, più semplicemente, sul nostro store online.
Tra il problema degli affitti brevi nelle città, l’inquinamento prodotto dai voli aerei, l’affollamento delle località (il cosiddetto overtourism), il turismo è diventato un problema politico. Molti Paesi europei, con l’Italia in primo piano, lavorano da anni per trasformare il turismo in una quota importante del proprio PIL, specie quelli che hanno ridotto la propria capacità produttiva e industriale. È un lavoro che negli anni ha portato dei frutti, ma ha portato anche molte complicazioni. E contraddizioni.
Come cittadini di luoghi che sono anche mete turistiche ci sentiamo invasi, snaturati, costretti in qualche caso a districarci tra offerta turistica e quella autentica. Ma allo stesso tempo, ciclicamente, diventiamo turisti noi stessi, andando a nostra volta a invadere altri luoghi con problemi simili. Sembra esserci una grande contraddizione, ma in realtà nel mondo in cui viviamo tra essere turisti ed essere vittime del turismo non c’è (quasi) nessuna differenza. Dipende soltanto dal tempo di osservazione, per usare un concetto scientifico.
Partendo da questa premessa, ci è sembrato doveroso dedicare questo numero estivo al turismo, trattandolo come una delle grandi questioni aperte del presente. In questo numero leggerete storie che affrontano alcuni di questi aspetti più problematici, come quella di Ferdinando Cotugno che racconta i movimenti di protesta anti-turistificazione che stanno crescendo anche in Italia, o quella di Flavio Parisi che racconta l’invasione turistica del Giappone. E altre, come quella firmata da Francesco Gerardi, che analizzano nuove forme alternative di turismo, come l’urban exploration. Senza dimenticare che esiste ancora una dimensione romantica legata al viaggio (leggere per credere l’intervista di Teresa Bellemo ai fondatori di Avventure nel Mondo). Chi può negare in fondo che viaggiare sia una delle attività più belle e arricchenti che abbiamo a disposizione?

Voli low cost e affitti brevi hanno contribuito alla democratizzazione del turismo. Poi qualcosa è cambiato, viaggiare è diventato costoso, difficile, dannoso. Ma il turismo non è diminuito, anzi. Ne parliamo sul nuovo numero di Rivista Studio, "Gran Turismo", appena arrivato in edicola.