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01:48 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

L’Unione europea spera che Taylor Swift convinca i giovani a votare alle prossime elezioni

11 Gennaio 2024

Dal grande potere che viene con il titolo di Persona dell’anno del Time vengono anche delle grandi responsabilità. Nel caso di Taylor Swift, responsabilità grandi e pesanti quanto la partecipazione al processo democratico nel Vecchio continente. Davvero può essere Swift a risolvere l’ormai cronico problema dell’altissimo astensionismo nei Paesi europei, Italia in primis? Stando al vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas, la risposta a questa domanda è sì. Come riporta Le Monde, Schinas ha pubblicamente fatto un appello a Swift, che il 9 maggio (la Giornata dell’Europa) porterà a Parigi il suo Eras Tour. Un mese dopo si terranno le elezioni europee, da qui la dichiarazione di Schinas. La speranza del vice presidente è che Swift faccia per l’Europa quello che ha fatto lo scorso settembre per gli Stati Uniti: è bastato un post sui profili social della cantante per convincere 35 mila giovani americani a registrarsi in modo da poter votare alle prossime presidenziali.

https://www.instagram.com/reel/CxiSTG-L5Hs/

Vista l’affluenza alle ultime elezioni europee, si capisce la necessità di ricorrere a qualunque mezzo per convincere gli aventi diritto a presentarsi alle urne. Nel 2019 solo il 42 per cento degli elettori con meno di 25 anni ha votato. Un po’ più partecipe la fascia d’età 25-39, per la quale si era registrata un’affluenza pari al 47 per cento. In generale, i numeri della scorsa tornata elettorale, da questo punto di vista, erano stati tutt’altro che incoraggianti: solo la metà dei cittadini dell’Unione europea avevano espresso la loro preferenza. Pur di invertire la tendenza ci sta sperare, come ha detto Schinas, che qualcuno dell’ufficio stampa di Swift riferisca alla popstar dell’appello delle istituzioni europee e la convinca che è una causa per la quale vale la pena spendersi pubblicamente. Per il momento, nessun riferimento alle elezioni europee sui social di Swift. Ma c’è tempo fino al 9 maggio.

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