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15:01 venerdì 12 settembre 2025
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
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C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
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È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.

I soldati nordcoreani in Ucraina sono ossessionati dal porno

07 Novembre 2024

I soldati nordcoreani mandati in Ucraina a combattere al fianco di quelli russi hanno sviluppato una dipendenza dalla pornografia? Negli scorsi giorni la domanda si è fatta talmente urgente che addirittura il Pentagono si è ritrovato in mezzo alla discussione. Durante una conferenza stampa tenutasi martedì 5 novembre, infatti, il portavoce del Department of Defense, il maggiore Charlie Dietz, si è visto porre la domanda e non ha potuto evitare di rispondere. «Non abbiamo modo di appurare quali siano le abitudini online dei soldati nordcoreani, né con quali contenuti siano soliti distrarsi», ha detto Dietz. Era anche piuttosto stizzito, il maggiore-portavoce, dal dover perdere tempo con una domanda su una questione che evidentemente considera di scarsissima importanza. «Ci sono cose più serie di cui parlare», ha ricordato ai giornalisti presenti nella sala stampa. Per esempio: quanto grave sia il fatto che in Ucraina stiano combattendo gli eserciti di Russia e Corea del Nord.

Probabilmente Dietz ha ragione, ma resta il fatto che questa storia è ormai cronaca internazionale, quindi è difficile sottrarvisi. Il primo a dare la notizia è stato Gideon Rachman, chief foreign affairs commentator per il Financial Times. Rachman ha scritto su X che, secondo una sua affidabile fonte, da quando sono arrivati in Russia e poi in Ucriana i soldati nordcoreani hanno sviluppato un’ossessione per la pornografia. Un contenuto per loro inaccessibile in Corea del Nord, almeno legalmente. Anche in Russia ci sono delle limitazioni all’accesso alla pornografia, ma niente di paragonabile alla censura nordcoreana. Che effetti potrà avere questa “libertà” improvvisamente scoperta dai soldi della Repubblica popolare democratica, come influirà sulle loro capacità di combattimento in Ucraina e come riusciranno a farne a meno una volta tornati in patria, questo al momento non lo sa nessuno. Anche se Dietz, su questo, un commento lo ha fatto: «Chiedetelo alla Russia».

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