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05:27 martedì 17 giugno 2025
Pixar ha annunciato un film con protagonista un gatto nero e tutti hanno pensato che ricorda molto un altro film con protagonista un gatto nero Il film Disney-Pixar si intitola Gatto, è ambientato a Venezia e lo dirige Enrico Casarosa. Il film al quale viene accostato lo potete indovinare facilmente.
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.

Un sito sta schedando gli utenti LinkedIn che postano a favore della Palestina

23 Ottobre 2023

Da circa dieci giorni è comparso un sito, anti-israel-employees.com, che starebbe raccogliendo le prove per dimostrare il supporto di migliaia di dipendenti ad Hamas. La maggior parte di queste “testimonianze”, ormai oltre 22 mila, sono state estrapolate dai profili LinkedIn dei lavoratori. Tra le tante aziende coinvolte risaltano i loghi, per esempio, di Mastercard, Amazon, YouTube, Deloitte, ma anche quelli di tantissime università. Una volta cliccato sull’icona, appare la lista dei dipendenti chiamati in causa con i rispettivi post di LinkedIn. Il problema, come ha evidenziato il New York Timesè che basta passare cinque minuti sul sito per rendersi conto che la maggior parte delle dichiarazioni sotto accusa sono opinioni e semplici slogan come #FreePalestine o #GazaUnderAttack. Il responsabile del sito è il manager di un fondo d’investimento, Itai Liptz, che ha dichiarato che la pagina è nata solamente per esporre chi sosteneva pubblicamente Hamas, ma poi le segnalazioni sono degenerate fino a comprendere post che non hanno a che vedere con il terrorismo.

Il funzionamento del sito è semplice: gli utenti sono liberi di mandare i contenuti che ritengono inappropriati e potenzialmente pericolosi, contenuti che poi vengono esaminati dal team che gestisce la piattaforma prima della pubblicazione. Liptz si è detto rammaricato della “caccia alle streghe” in cui si è trasformato il sito e ha promesso di migliorare i filtri che selezionano i post. L’avvocato che supervisiona i contenuti ha reso noto di aver ricevuto una lettera di diffida da parte di LinkedIn. Il social ha dichiarato di avere le prove che anti-israel-employees.com sta utilizzando una tecnica conosciuta come “web scraping” che violerebbe le linee guida di LinkedIn. Alla lettera è subito seguita la risposta da parte dell’avvocato del sito, che ha tacciato LinkedIn di voler limitare la libertà di espressione. Diversi utenti che erano stati menzionati dal sito si sono sentiti costretti a cancellare i post che avevano pubblicato sui loro profili.

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