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L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.

La storia di “Fairytale of New York”, il classico natalizio scritto da Shane MacGowan

30 Novembre 2023

Quella del successo di “Fairytale of New York” dei The Pogues e Kirsty MacColl è una storia singolare, una storia che Roisin O’Connor aveva raccontato sull’Independent nel 2017 e che oggi il giornale ha ripubblicato per omaggiare Shane MacGowan, cantante e autore della maggior parte delle canzoni della band (compresa “Fairytale”), morto oggi all’età di 65 anni. Il brano ha passato 109 settimane nella classifica irlandese ed è puntualmente ritornata in classifica nel periodo natalizio per ben 17 anni. Non è chiarissimo quale sia stata l’ispirazione dietro a “Fairytale of New York”ma secondo l’autore di Here Comes Everybody: The Story of the Pogues James Fearnely è andata più o meno così: il manager Frank Murray aveva suggerito alla band di fare una cover di Christmas Must Be Tonight, altra canzone natalizia dei The Band. A quel punto i The Pogues, a metà tra l’indignato e l’incuriosito, avrebbero accettato il consiglio. Ma tutti i membri della band odiavano Christmas Must Be Tonight, quindi decisero di scartare l’idea della cover e di scrivere una loro canzone di Natale.

Jem Finer, banjo della band, fu il primo a provarci e scrisse un primo brano che raccontava di un marinaio lontano da casa che nei giorni di Natale pensa alla moglie e all’amore che prova per lei. A stroncare brutalmente la canzone di Finer fu sua moglie, che definì la canzone “troppo sdolcinata”. Va bene, allora suggerisci tu di cosa dovrebbe parlare, rispose lui, stizzito. E da lì l’idea di una storia travagliata, di un amore tormentato. MacGowan commentò la canzone dicendo che alla fine si tratta della storia di ogni coppia: tutti prima o poi devono affrontare la sorte avversa. Mentre Finer rielaborava la melodia che aveva immaginato per il suo marinaio, MacGowan si dedicò alla scrittura. Secondo l’Independent ci vollero due anni per perfezionare il brano, Fearnley scrisse di non aver mai visto MacGowan così serio in sala registrazione, per una volta si comportava da professionista, arrivava addirittura in completo e con l’atteggiamento concentratissimo. MacGowan stesso la definì la canzone più difficile a cui avesse mai lavorato. E il paradosso è che ad ascoltarla sembra così semplice, aggiunse.

Però nel 1987 spuntò un nuovo problema: Cait O’Riordan aveva lasciato la band l’anno prima e non c’era più nessuno per il duetto. Avevamo pensato a tante voci femminili, ricorda Finer, ma di certo non avevo mai considerato Kirsty MacColl. Poi arrivò il giorno delle prove e rimasero tutti esterrefatti. MacGowan disse di essersi immediatamente innamorato della sua voce. Avrebbe potuto far sua qualunque canzone, e fece sua “Fairytale”Per quanto riguarda il testo invece, rimangono varie interpretazioni. Il litigio avviene davvero o è l’effetto dell’alcol a generare quelle immagini nella mente di un alcolizzato? McGowan una volta commentò il testo invitando chi l’ascoltava a non fidarsi del narratore: «Dopotutto, è pur sempre una versione di me».

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