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Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.

Lo strano film sui cavernicoli che lanciò Raquel Welch

16 Febbraio 2023

La carriera di Raquel Welch decollò nel 1966, quando apparve nel film Un milione di anni fa, diretto da Don Chaffey. Ambientato nell’Età della pietra, il film racconta la difficile vita dei cavernicoli che, sorprendentemente, mentre combattono con varie creature preistoriche tra cui triceratopi, brontosauri e cinghiali, riescono a trovare il tempo e le energie per innamorarsi. Nel film (e nel famosissimo cartellone) Welch, allora ventiseienne, indossa il classico microvestito primitivo in pelle di animale, rivelando di possedere un corpo disumano. Un corpo che da donna delle caverne la porterà, dopo un po’ di anni, a vincere un Golden Globe per il suo ruolo in I tre moschettieri (1975) e a interpretare la protagonista di Woman of The Year a Brodway (1981), ma che, un po’ come succederà a Pamela Anderson (lo racconta nel suo documentario Netflix), la incastrerà nel ruolo di bella e stupida. Lo scriveva nel suo memoir del 2010 dall’eloquente titolo: Raquel: Beyond the Cleavage. Oggi che a causa della sua morte, avvenuta il 15 febbraio a 82 anni, il suo nome è tornato su tutti i giornali, in molti stanno ricordando un altro particolare che la star condivideva con Anderson, ovvero uno spiccato senso dell’umorismo.

Come ricorda il New York Times nel breve profilo fotografico che le ha dedicato, Welch, però, non ha mai accettato di posare nuda e ha sempre rifiutato i moltissimi inviti di Playboy. Nonostante questo, è sempre stata considerata un sex symbol, soprattutto grazie ai suoi famosi bikini. Nel corso degli anni ha recitato in tantissimi film, spettacoli e programmi televisivi, tra cui quello dei Muppet, in cui cantava insieme a Miss Piggy. Un giorno dopo la sua morte, Vulture ha raccolto i ricordi condivisi su Twitter dai colleghi di Hollywood, tra cui Reese Witherspoon, che lavorò con lei in La rivincita delle bionde.

Il suo ultimo ruolo nel 2017, ancora stupenda a 77 anni, in How to Be a Latin Lover di Ken Marino. Nella sua lunghissima carriera, Welch ha spaziato tra i generi più disparati: se volete riguardare qualche suo film, avrete l’imbarazzo della scelta. Ce ne sono anche di italiani: le commedie Spara forte, più forte… non capisco! di Eduardo De Filippo, un episodio di Le fate diretto da Mauro Bolognini (entrambi del 1966) e Colpo grosso alla napoletana di Ken Annakin, 1968.

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