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08:43 domenica 14 settembre 2025
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Quando il Financial Times assumeva i giovani per aggirare il sindacato

Oggi l'Ft celebra i 125 anni di vita (auguri). In questi tempi di futuro incerto e grandi contrapposizioni nei giornali, una lezioncina firmata Lawson

13 Febbraio 2013

In questi giorni in cui si riaccende la battaglia all’interno dei grandi (e piccoli) giornali per il futuro degli stessi – che per forza di cosa comprende dolorosi tagli e riduzioni – e in cui rieccheggiano forti i contrasti fra corpi redazionali e management e gli allarmi contro la precarizzazione, riporto qui alcune parole che scrive oggi sul Financial Times – in occasione del 125esimo compleanno del foglio salmone della City – Nigel Lawson, già grande firma del giornale nonché parlamentare e membro dei governo Thatcher, a proposito di quando ci lavorava lui (parliamo dei secondi anni ’50):

Newton (il direttore di allora, ndr) aveva istituito una singolare regola d’assunzione. Tutti gli altri giornali nazionali insistevano su giornalisti che avessero fatto già dell’esperienza nella stampa locale, per imparare il mestiere. Lui invece assumeva neo-laureati, a patto che fossero usciti da Oxford o da Cambridge e con un buon voto. Fra i miei contemporanei c’erano Andrew Shonfield, William Rees-Mogg, Michael Shanks, Samuel Brittan e Jock Bruce-Gardyne […]
Sospetto che la ragione principale di tale prassi fosse che i giornalisti senza esperienza non avessero il bisogno di essere iscritti al National Union of Journalists (il sindacato, ndr), così l’Ft poteva pagarli meno del minimo sindacale previsto. Devo dire che funzionò.

(Che il Financial Times abbia funzionato mi pare innegabile).

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