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00:59 venerdì 17 ottobre 2025
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».

Il Presidente della Colombia Gustavo Petro ha detto che la cocaina andrebbe venduta come il vino

07 Febbraio 2025

«Lo hanno stabilito gli scienziati. La cocaina non è peggio del whiskey», ha detto il Presidente della Colombia Gustavo Petro durante un Consiglio dei Ministri trasmesso in diretta tv e streaming per la prima volta nella storia del Paese. Petro ha detto una cosa che tanti ormai sanno essere vera: se la cocaina venisse legalizzata, quindi se la produzione, distribuzione e vendita venisse regolamentata dagli Stati, il narcotraffico verrebbe «facilmente smantellato». Perché non si fa? Petro ha la sua risposta, anche questa condivisa da tanti: «Perché la cocaina si fa in America Latina» e in particolare in Colombia, Paese che ne produce ed esporta più di tutti.

«Se vogliamo la pace, dobbiamo smantellare l’industria (il narcotraffico, ndr). Sarebbe facile farlo se la cocaina diventasse legale in tutto il mondo. Dovremmo venderla come il vino». Per spiegare cosa intendeva quando ha detto che la cocaina è illegale solo perché è un prodotto sudamericano, Petro ha fatto un paragone con il fentanyl. «Se l’è inventato un’azienda farmaceutica negli Stati Uniti» e prima che si cominciasse a discutere della sua pericolosità centinaia di migliaia di persone erano già diventate tossicodipendenti oppure sono morte. È il fentanyl, ha detto Petro, che «sta uccidendo gli americani, ma il fentanyl non è fatto in Colombia».

Ovviamente, Petro ne fa anche una questione di potere economico e politico. Se davvero la cocaina diventasse legale in tutto il mondo, la Colombia diventerebbe, in questo settore, una superpotenza. Solo nel 2023, infatti, nel Paese si sono prodotte 2600 tonnellate di sostanza, un record (il 53 per cento in più dell’anno precedente, che pure era stato da record). E poi, con la legalizzazione si toglierebbe alle organizzazioni criminali di tutto il mondo una delle principali fonti di finanziamento.

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I pochi edifici ancora in piedi sono comunque inagibili, gravemente danneggiati o inabitabili.