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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

È stato scoperto un pianeta che potrebbe ospitare vita nonostante orbiti attorno a una stella morente

11 Febbraio 2022

«È la prima volta che scopriamo qualcosa all’interno della zona abitabile di una nana bianca. C’è dunque la possibilità di vita su un pianeta nella sua orbita», queste le parole con le quali Jay Farihi, professore dello University College London, ha raccontato alla Bbc l’ultima scoperta sua e del suo team. Se la scoperta venisse confermata, ci troveremmo davanti al primo pianeta capace di ospitare vita scovato nell’orbita di una nana bianca, una stella morente di relativamente piccole dimensioni (più o meno quelle del nostro Sole). Quando Farihi parla di zona abitale intende un punto dello spazio (la cosiddetta “Goldilocks zone”) non troppo vicino e non troppo distante dalla stella, una condizione indispensabile per permettere lo sviluppo della vita su qualsiasi pianeta: se troppo vicino alla stella, il pianeta sarebbe troppo caldo, se troppo distante, sarebbe troppo freddo.

Lo studio che ha condotto a questa scoperta è stato pubblicato nel bollettino mensile della Royal Astronomical Society. Il pianeta in questione, che dista dalla Terra 117 anni luce, pare essere sessanta volta più vicino alla sua stella di quanto la Terra sia al Sole. Gli autori dello studio non hanno ancora una prova diretta dell’esistenza di questo pianeta, ma l’hanno dedotta dalla presenza di 65 corpi simili a lune che orbitano nella zona abitabile della nana bianca. La distanza tra questi corpi non cambia, segno che subiscono l’influenza della gravità di un pianeta nelle vicinanze. «Per noi è stato uno shock, i movimenti di questi corpi sono così precisi che è impossibile sbagliarsi», ha confermato Farihi. Secondo il professore, questa scoperta porterà molti altri astronomi a compiere ricerche simili: «Nell’astronomia di solito funziona così: se ne troviamo uno, allora vuol dire che ce ne sono molti».

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