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Alla COP30 non ci saranno i leader di Stati Uniti, Cina e India, cioè dei tre Paesi che inquinano di più al mondo Alla Conferenza sul clima di Belém, in Brasile non ci saranno né Trump né Xi né Modi: la loro assenza, ovviamente, è un messaggio politico.
Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.
Stranger Things sta per finire ma ricomincerà subito, visto che Netflix ha già pronto lo spin-off animato S’intitola Tales From ’85 ed espande la storia ufficiale tra la seconda e la terza stagione, riprendendone i personaggi in versione animata.
Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk  Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.
Nel primo trailer de La Grazia di Paolo Sorrentino si capisce perché Toni Servillo con questa interpretazione ha vinto la Coppa Volpi a Venezia Arriverà nella sale cinematografiche italiane il 15 gennaio 2026, dopo aver raccolto il plauso della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.

Perché Wikipedia è così brutta?

16 Luglio 2012

Lanciata nei primissimi giorni del 2001, Wikipedia è da tempo il simbolo della “conoscenza universale” a cui possiamo accedere attraverso Internet. In poco più di 15 anni è riuscita ad attirare una vasta comunità di persone che scrivono, correggono e controllano informazioni – gratis, solo per il gusto di farlo. Ed è autorevole (anche se dire “l’ho letto su Wikipedia” non significa dire “è sicuramente vero”, come in molti pensano). Nel 2005 la sua autorevolezza fu messa a confronto con quella della Encyclopedia Brittanica – ovvero l’Enciclopedia Per Eccellenza – e i risultati hanno parlato chiaro: una voce del sito 2.0 conteneva una media di quattro errori, una dell’opera cartacea tre; a discolpa del sito, però, c’è da aggiungere che in media le voci di Wikipedia sono 2,6 volte più lunghe di quelle dell’Encyclopedia.

Tuttavia, nonostante questi incredibili risultati rimane un mistero: perché Wikipedia – uno dei siti più noti del mondo – è così brutta? È una domanda che sarà balenata in mente a milioni di utenti, vedendo quelle pagine statiche, in bianco e nero, che sembrano da un sito creato nel 2002 e mai più aggiornato. L’ultima a chiederselo è stata Megan Garber sul sito dell’Atlantic, che cita le parole di Susan Gardner, direttrice esecutiva della Wikimedia Foundation, società che possiede l’enciclopedia online, secondo la quale «Wikipedia è sempre stato un sito strano, accogliente, artigianale». Un sito «decisamente non progettato – proprio per niente – da persone che vengono dal marketing, che non cerca di venderti niente (…) e di monetizzarti». Gardner si spinge poi oltre confessando di vedere nel sito una sorta di «pregiudizio» nei confronti del design.

Una situazione che potrebbe (forse) cambiare, visto che 18 mesi fa Wikimedia Foundation ha assunto un visual editor per rendere il prodotto più accogliente e curato. Se non avete visto grandi risultati fino ad oggi, non temete, è perché non ci sono stati. La battaglia è ancora lunga. Wikipedia, spiega Gardner, ha bisogno di nuovi utenti “attivi”, di nuovi editor e compilatori di pagine. Per farlo, deve essere più “carina”. «Non crediamo comunque che il visual editor riuscirà a vincere la sfida», ha continuato la direttrice, promettendo in qualche modo che Wikipedia rimarrà brutta ancora per un po’.

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