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06:34 venerdì 7 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

OpenAI ha lanciato un’IA che riconosce i testi scritti dalle IA

02 Febbraio 2023

A quanto pare, la soluzione ai problemi posti dall’avanzamento delle intelligenze artificiali sono le intelligenze artificiali stesse. Almeno, questo è quanto ci sta suggerendo OpenAI (forse in leggero conflitto d’interessi): dopo aver costruito l’IA che probabilmente ruberà il lavoro agli scrittori di tutto il mondo – ChatGPT – la stessa azienda ha appena lanciato un’altra intelligenza artificiale la cui missione consiste nel riconoscere i testi scritti da altre intelligenze artificiali. L’ultimo arrivato in questa sempre crescente famiglia è stato battezzato OpenAI Text Classifier. E, come tutti gli esordienti, pare abbia bisogno di tempo prima di raggiungere l’autonomia e realizzare il suo pieno potenziale: sono stati gli stessi creatori dell’IA ad ammettere che al momento Text Classifier non è così affidabile. A quanto pare, identifica correttamente un testo generato da una IA sono nel 26 per cento dei casi e per ottenere il massimo dei risultati ha ancora bisogno dell’aiuto di altri software simili e complementari.

Parlando con TechCrunch, uno degli ingegneri che hanno lavorato al progetto ha detto che l’uso di Text Classifier è stato aperto al pubblico «in modo da ottenere un feedback che ci aiuti a capire se strumenti come questo possano essere utili. Speriamo, nel futuro, di condividere altri strumenti, anche migliori». Il funzionamento di Text Classifier è molto simile a quello della “nemesi” ChatGPT: per addestrare la IA a distinguere un testo scritto da un essere umano da uno generato da una macchina, a Text Classifier sono stati sottoposti tantissimi esempi di articoli scritti da 34 diverse IA (compresa ChatGPT) e altrettanti esempi di pezzi scritti da persone, per esempio, su Wikipedia e Reddit. Oltre alla – per il momento – bassa percentuale di successo, Text Classifier ha diversi altri limiti e mancanze, però. Per esempio: non è capace di analizzare un testo di meno di mille battute. Poi: non si accorge se un pezzo contiene plagio. E, sempre stando a quanto rivelato da OpenAI, incontra ancora grandissime difficoltà a comprendere testi scritti da bambini o in lingue diverse dall’inglese (la lingua nella quale sono scritti la maggior parte dei testi che hanno fatto parte del suo addestramento fin qui).

Forse, però, tutti i problemi e difetti di Text Classifier sono colpa delle persone che hanno curato il suo addestramento. Ancora una volta, è stata la stessa OpenAI a spiegarlo: le persone che hanno seguito il progetto non sono sicure che tutti i testi usati in fase di addestramento per spiegare all’IA come scrivono gli esseri umani fossero davvero scritti da esseri umani. Forse, in realtà, sono stati scritti da intelligenze artificiali e loro non sono riusciti a capirlo. Che è esattamente la ragione per la quale serve uno strumento come Text Classifier. Ma è anche la ragione per la quale uno strumento come Text Classifier forse ormai non si può più realizzare.

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