Creata dal compositore, direttore d’orchestra e pianista italiano Benedetto Ghiglia, è composta dai dodici brani che amplificano la violenza allegorica del film.
Cosa si sa della nuova serie Marvel Moon Knight con Oscar Isaac
Dopo Dune e Scene da un matrimonio, Oscar Isaac approda nell’universo Marvel. In occasione del Disney+ Day, è stato rilasciato nel weekend il primo trailer di Moon Knight, l’imminente mini serie di cui sarà protagonista l’attore originario del Guatemala, nei panini di Marc Spector. Spector, un ex marine, mercenario e pugile americano che soffre di disturbi della personalità multipla, riceve poteri soprannaturali dal dio egizio della luna Khonshu, per sconfiggere un terrorista di nome Bushman. Riuscendo a sopravvivere, il Cavaliere della Luna indossa il costume bianco simbolo del personaggio, come fu nei fumetti che hanno ispirato la serie. Le quattro personalità del cavaliere si interfacciano tra di loro, a volte collaborando, a volte sfidandosi.
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Al timone del progetto il regista egiziano Mohamed Diab e il duo composto da Justin Benson e Aaron Moorhead, registi di The Endless e Synchronic. Grande assente nel trailer il personaggio di Ethan Hawke, che dovrebbe impersonare il cattivo della serie, anche se una voce fuori campo potrebbe appartenere a lui: «La voce nella tua testa, ti divora», dice. Come riporta IndieWire, durante un’apparizione al Late Night with Seth Meyers all’inizio di quest’anno, Hawke ha rivelato che Isaac lo ha reclutato personalmente per recitare nella serie: «Ero in una caffetteria. È venuto da me, mi ha detto: “Ehi, mi è piaciuto molto The Good Lord Bird. Sei fantastico, vuoi lavorare con me a Moon Knight?».
"WE ARE MOONKNIGHT" – Oscar Isaac #MoonKnight pic.twitter.com/a5TXAN8UiT
— Marvel Entertainment (@Marvel) May 27, 2021
Il lancio di stracci tra attiviste e Lucarelli ci ricorda l’importanza, anche nel 2025, di avere strutture che possano filtrare, modificare, ponderare le opinioni prima di immetterle nel discorso pubblico.
Palma d'oro a Cannes, serissimo candidato all'Oscar per il Miglior film internazionale, nel suo nuovo film il regista immagina gli iraniani alle prese con l'inimmaginabile: quello che succederà dopo la fine della Repubblica islamica.