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Mondadori ha comprato Star Comics, la casa editrice dei manga

Secondo un’informativa inviata alla Borsa Italiana, Mondadori ha appena acquistato il 51 per cento del capitale sociale di Edizioni Star Comics, diventando così il socio di maggioranza della casa editrice che negli anni è diventata un punto di riferimento per gli italiani appassionati di fumetti e di manga giapponesi in particolare (nel suo catalogo ci sono, solo per citare i titoli più popolari, Dragon BallOne PieceDemon SlayerDetective ConanCapitan Tsubasa e My Hero Academia). Stando a quanto se ne sa in questo momento, l’accordo tra le due case editrici prevede che l’attuale dirigenza di Star Comics – l’amministratore delegato Simone Bovini e Ceo e direttrice editoriale Claudia Bovini – venga confermata, assieme ai dipendenti attualmente impiegati e ai collaboratori esterni impegnati nei vari progetti dell’editore. Anche la sede di Star Comics dovrebbe rimanere a Bosco, in provincia di Perugia. Con i quindici milioni di euro spesi in questa operazione, Mondadori acquisisce anche Grafiche Bovini S.r.l., lo stampatore di proprietà della famiglia Bovini.

«Il segmento dei Comics ha rappresentato, negli ultimi anni, un importante elemento di sviluppo per l’intera filiera del libro, grazie anche al significativo tasso di innovazione dell’offerta editoriale che lo caratterizza e a una straordinaria capacità di coinvolgere nuovi lettori: in questo segmento, Star Comics è stata protagonista indiscussa», ha detto Antonio Porro, Ceo del Gruppo Mondadori, commentando l’operazione. «Sarà quindi interessante e proficuo lo scambio di competenze tra il nostro gruppo e una realtà editoriale quale Star Comics, le cui persone hanno saputo costruire nel tempo una leadership riconosciuta e consolidata, arricchita da una relazione di grande valore con il proprio pubblico». Per Claudia Bovini, l’accordo tra Mondadori e Star Comics è la prova di come il mercato editoriale del fumetto stia «cambiando rapidamente». Un cambiamento che, secondo Bovini, sta finalmente portando anche in Italia al riconoscimento del fumetto come prodotto culturale di massa, al pari di romanzi e film, «proprio come accade da anni in altri Paesi europei».