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Attenti a quelle tre

Paris si è sposata, Britney è libera, Lindsay reciterà ancora: l'anno felice delle ex mean girls è un messaggio di speranza per tutti noi.

Da qualche giorno sta circolando un meme con la famosa immagine di Lindsay Lohan, Britney Spears e Paris Hilton in macchina dirette verso una delle loro celebri serate di devasto: «Paris si è sposata, Britney è libera, Lindsay reciterà ancora: il 2007 sarebbe fiero di loro». Lontani gli anni in cui venivano arrestate per guida in stato di ebrezza o per possesso di cocaina (meno lontani quelli in cui Lindsay cercava di rapire un bambino) ora sono tre donne serie e responsabili (almeno in teoria). Vogliamo immaginarcele molto umane, che si confrontano negli anni, osservando con apprensione i rispettivi traguardi e i rispettivi disastri, finché finalmente, ognuna trova un modo per riprendersi, consacrato da un meme catartico che è una specie di celebrazione del tempo che passa.

Verrebbe da dire dell’amicizia femminile, anche, ma bisogna ricordare che la foto in questione è un documento ingannevole, perché coglie un momento di una serata tra Britney e Paris in cui Lindsay, che da mesi litigava e si dissava con entrambe (a un certo punto accusò Paris di averla picchiata), decide di accollarsi. Non la foto di una serata tra amiche, quindi, ma l’apoteosi del catfight. Basta documentari sulla conservatorship di Britney (anche se sono serviti, a quanto pare), qualcuno scriva una serie che mette in parallelo gli sviluppi della vita di queste tre, oggi anime serene, ieri mean girls. La dimostrazione vivente che la perseveranza (anche solo nel tentare disperatamente di prendersi cura della propria salute mentale), alla fine, paga.

Paris è riuscita a sposarsi a 40 anni pescando un amico di lunga data e trasformandolo in marito. Ci aveva provato già varie volte, a sposarsi, ma era sempre andata male: nel 2008 avrebbe dovuto convolare a nozze con Benji Madden, il chitarrista dei Good Charlotte (matrimonio annunciato da David Letterman) ma niente, nel 2018 col modello Chris Zylka: proposta a gennaio, lasciati a novembre. Quando si parla di matrimonio, il tasso di invidiabilità è dato da due cose: l’abito e lo sposo (siamo tutte capaci di sposarci, ovviamente, il problema è vestite come e con chi). Paris non ci ha fatto emozionare né con l’uno né con l’altro. Confidiamo nell’abito che Donatella Versace sta preparando per il matrimonio di Britney Spears col suo personal trainer Sam Asghari. E già che ci siamo confidiamo anche nell’intervista tell-all da Oprah, annunciata da Britney stessa con un video sul suo profilo Instagram.

Anche Lindsay Lohan si sposa, ma nel film di Natale di Netflix. Pensavamo che Lohan si stesse autodistruggendo, deformandosi di botox e filler, invece si stava perfettamente calando nella parte, un po’ come Lady Gaga con Patrizia Reggiani. Perché nel film, descritto come «la metamorfosi romantica di una ricca e viziata ereditiera», Lohan è la promessa sposa di un uomo facoltoso e viziato come lei, una donna con un percorso già tracciato: il matrimonio, la gestione di un impero alberghiero, un’esistenza di lussi e sfarzo. Un giorno mentre sta sciando prende una botta in testa e perde la memoria: da lì in poi, tutto cambierà, e chissà come andrà a finire (azzardo: si innamorerà di un povero?). Essendo Natale, sarà una storia a lieto fine, come quella di Britney libera. Speriamo ci vogliano meno di 13 anni.