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Il corto di Laura Citarella per Miu Miu è un thriller con sole donne
Si intitola El Affaire Miu Miu, fa parte della serie Women's Tale curata dal brand e ha debuttato alla Mostra del Cinema di Venezia.
L’ultima volta che si è parlato di Miu Miu al di fuori dell’ambito delle sfilate e delle collezioni, è stato nei giorni del club letterario che si è tenuto durante la Milano Design Week (il Miu Miu Literary Club, ne parlavamo qui) e poi, di nuovo, all’inizio dell’estate, quando un’edicola nel centro di Milano ha distribuito per due giorni, a chiunque li desiderasse, romanzi e ghiaccioli (se siete curiosi di sapere quali, li trovate qui: l’evento si chiamava Miu Miu Summer Reads). Ma le iniziative legate alla letteratura femminile sono solo una parte del più ampio progetto culturale che rivela l’interesse di Miu Miu per la riflessione sulle femminilità e sul ruolo della donna nella società contemporanea, dimostrato tanto nelle collezioni firmate da Miuccia Prada quanto in tutti i progetti collaterali del brand, tra cui le collaborazioni con artiste multidisciplinari in occasione delle sfilate e, dal 2011, i film di Miu Miu Women’s Tale, serie di cortometraggi originali commissionati alle più interessanti registe contemporanee, giunti oggi al 28esimo episodio.
Cortometraggi che rispondono, ognuno a modo suo, alle stesse domande: come vedono se stesse le donne? Come appaiono alle altre donne? L’aspetto non è anche una questione politica e intellettuale, difficilmente scindibile dalla sensualità e dal piacere? Come dev’essere la donna, oggi? Miu Miu ha invitato le registe a esplorare, con sguardo critico, la femminilità e la vanità nel XXI secolo, abbracciandone le perenni complessità e contraddizioni per far riflettere ed emozionare le donne. Nei cortometraggi, i capi delle collezioni di Miu Miu entrano a far parte della troupe, recitando al fianco di famose attrici e modelle, facendo da contrappunto al dramma narrativo.
Lo scorso 31 agosto, alle Giornate degli autori della Mostra del cinema di Venezia, è stato presentato l’ultimi episodio: El Affaire Miu Miu di Laura Citarella (lo scorso marzo, invece, aveva debuttato a Shanghai I Am the Beauty of Your Beauty, I Am the Fear of Your Fear di Chui Mui Tan). Diretto da Laura Citarella, El Affaire Miu Miu si svolge nella Pampa argentina, nella città di Trenque Lauquen, dove si sta scattando una campagna Miu Miu in una sorta di esercizio meta cinematografico. L’équipe italiana gira per la cittadina e la bellissima modella saluta la gente che si ferma ad ammirarla per strada. Ma al termine delle riprese, pochi giorni dopo, sparisce nel nulla. La polizia locale, con una squadra investigativa tutta al femminile, apre le indagini sulla sua scomparsa. Le ultime immagini, catturate dalle telecamere di sorveglianza, mostrano una donna che, con fulminee ed elusive movenze, si eclissa tra le strade di Trenque Lauquen. Le investigatrici cercano di rintracciarne il percorso seguendo la pista degli abiti di Miu Miu e del paesaggio argentino. Un racconto hitchcockiano ironico e al femminile, in cui l’inclinazione italiana per lo stile abbraccia quella argentina per il soprannaturale.
Nel corto Citarella continua a esplorare il suo interesse per le figure di «Sherlock Holmes al femminile», impegnandosi a risolvere il rebus di «donne che, per diverse ragioni, fuggono». «Ho dovuto imparare a filmare gli abiti», ha spiegato la regista, «occorreva trovare un collegamento tra moda e narrazione, fondendo lo scenario fantastico della pampa e il mondo di Miu Miu, in un racconto in cui gli abiti sono i principali protagonisti». El Affaire Miu Miu sarà disponibile sui canali digitali di Miu Miu e visibile in streaming su MUBI a livello globale a partire dal 27 settembre.
Laura Citarella è una regista e produttrice argentina, voce emergente del movimento del Nuovo Cinema Argentino. Ha esordito nel 2011 con Ostende, il primo di una serie di lungometraggi in cui la stessa protagonista, interpretata da Laura Paredes, vive vite diverse in diverse città della provincia di Buenos Aires. Trenque Lauquen, uscito nel 2022, è stato candidato al premio come miglior film nella sezione Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia, scelto dalla rivista francese Cahiers du cinema come miglior film 2023.