Le file lunghissime fuori da Pop Mart, i rivenditori, le versioni tarocche, i trend TikTok: come e perché i pupazzetti col sorriso malefico stanno conquistando il mondo.
Qualcuno ha messo un Labubu sulla tomba di Marx a Londra
Attorno alla foto della tomba addobbata si è acceso il dibattito: i Labubu sono compagni o agenti del capitalismo?

Verrà il giorno in cui smetteremo di parlare dei Labubu (anche perché ne abbiamo parlato abbondantemente negli scorsi mesi), ma non è questo il giorno. Oggi parliamo della reazione di internet alla scoperta che qualcuno ha lasciato un Labubu sulla tomba di Karl Marx a Londra. È successo davvero? È una foto vera? Non andrà mica a finire come quella storia della carta Pokémon autografata da Papa Leone XIV, che prima è sembrata vera, poi falsa, poi sicuramente vera e adesso non lo sappiamo più, l’autore l’ha fatta sparire senza ulteriori spiegazioni?
the concept of knowing there is currently a labubu on karl marx’s grave https://t.co/OScz48LsOB
— helen (@helen) July 22, 2025
Con la cautela che è ormai indispensabile quando si tratta di immagini su internet, possiamo affermare che al momento il Labubu sulla tomba di Marx a Londra sembra esserci davvero. La cosa che senza dubbio sta succedendo, invece, è il solito impazzimento dei social di fronte a una notizia che a essere gentili possiamo definire marginale (non ci sfugge l’ironia di usare questo aggettivo in un articolo che proprio di questa notizia marginale parla). C’è chi lo considera l’ennesimo, inevitabile corto circuito tra pop internettiano e cultura novecentesca. C’è chi sottolinea di che errore storico, culturale, filosofico si tratti: «Labubu could be one of the most anti-Marx things I have ever seen», scrive uno dei commentatori sui social. C’è chi si abbandona al più sincero stupore: «Ma è un cazzo di Labubu, quello», chiede un utente.
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Altri prendono la cosa molto meno sul serio, limitandosi a sottolineare ancora una volta l’egemonia culturale raggiunta dai Labubu o semplicemente quanto buffa sia la giustapposizione tra un pupazzo mostriciattolo e il volto del padre del comunismo. Ma, soprattutto, immancabile, come nello spazio commenti di ogni articolo che parla di Labubu, c’è stato chi ha chiesto, probabilmente fingendo di non sapere, «Ma cos’è un Labubu?».