Complici professionisti esperti di look e tendenze, gli attori, i cantanti e le celebrità in cerca di un posto al sole hanno trovato nuovi panni per cavalcare il momento, di solito pochi e succinti.
In Cina la produzione dei Labubu contraffatti è diventata un business pericoloso
Dopo la stretta governativa su falsi, i produttori di Lafufu hanno creato un mercato clandestino, coinvolgendo insospettabili pensionate.

I Labubu sono il vero, unico trend di questa estate priva di tormentoni musicali e culturali. Tanto che il governo cinese, noto per chiudere un occhio sulle produzioni interne che infrongono le proprietà intellettuali e i brevetti stranieri per immettere sul mercato copie non autorizzate più economiche, sta impiegando il pugno di ferro per scovare chi produce i Lafufu. Le autorità cinesi insomma sono a caccia di quanti realizzano le copie non autorizzate del mostriciattolo commercializzato dall’azienda Pop Mart.
Perquisizioni, confische, arresti: solo nello scorso aprile sono stati sequestrati oltre duecentomila pezzi sospettati di infrangere il copyright di un successo globale con cui la Cina spera di trasformare l’accezione dell’espressione Made in China da negativa e sinonimo di cheap e falso a positiva. La domanda di Labubu a livello internazionale però è tale che i produttori dei Lafufu sono decisi a rischiare anche la prigione. Negli ultimi mesi hanno messo in piedi in mercato clandestino, un vero e proprio giro d’affari underground fatto di prestanome, negozi che nascondono la merce contraffatta, corrieri che movimentano le componenti da assemblare…e nonne.
Come documentato da un’inchiesta del Guardian, sono le pensionate cinesi la vera arma segreta dei contrabbandieri di Labubu falsi. Molte di loro, intervistate, hanno rivelato di non sapere nemmeno cosa sia un Labubu. Hanno semplicemente accettato un lavoretto per far quadrare i conti di casa. Mentre si occupano dei nipoti, con un coltello affilato tagliano e rifiniscono le sagome delle due parti in silicone che compongono la testa del Labubu, che poi verranno imbottite e rivestite del tessuto “peloso”. Le anziane assemblatici di Lafufu sono le complici perfette per i mercati di Lafufu: laboriose, affidabili, insospettabili, anche perché in molti casi non sanno nemmeno di essere coinvolte in una linea di produzione alternativa e illegale.