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La nostalgia americana vista da Alec Soth

28 Gennaio 2015

Poco più di dieci anni fa Alec Soth pubblicava il suo primo libro Sleeping by the Mississippi, che lo rese noto come uno dei protagonisti della fotografia contemporanea americana. Negli anni successivi Soth attraversava gli Stati Uniti seguendo la tradizione dei fotografi che lo hanno educato, da Robert Frank a Walker Evans, sperimentando nuove tecniche e riuscendo ad evolvere il suo stile fino ad arrivare oggi alla pubblicazione di Songbook, una libro dedicato interamente allo studio della comunità e alla sua antitesi – la spinta americana all’individualismo, una raccolta fotografica che documenta un’America disinteressata alla società.

Songbook è anche una meditazione lirica. Prendendo spunto dal libro Great American Songbook Soth ha utilizzato i testi, le composizioni e le melodie di artisti del calibro di Jerome Kern, Lorenz Hart, Frank Sinatra, Tony Bennett e Ella Fitzgerald per dare un approccio musicale alla disposizione delle immagini. «È un viaggio attraverso gli Stati Uniti, e il ritmo è dato dalle citazioni di canzoni classiche», ha raccontato Soth al Guardian.
Songbook è un’esplorazione sociale in bianco e nero. Il libro si apre con il ritratto di un uomo che balla da solo in una stanza vuota, seguito da un verso di “Night and Day di Cole Porter, continua con diversi scatti che descrivono la malinconia, la nostalgia e l’irrealtà che esiste nelle piccole cittadine americane.
Soth ha scattato molte di queste fotografie insieme allo scrittore Brad Zeller, e l’idea iniziale era quella di pubblicarle in una raccolta edita dalla sua casa editrice Little Brown Mushroom, ma attraversando l’America il progetto è diventato un libro.
Songbook descrive la nostalgia, che come dice Soth è «quel senso di qualcosa che non c’è più, l’ansia del passato e la solitudine nel futuro. Questa è la dinamica – la tensione constante tra comunità e individuo»

(via)

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