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1300 registi, attori, sceneggiatori e lavoratori del cinema hanno firmato un appello per boicottare l’industria cinematografica israeliana Tra questi anche Yorgos Lanthimos, Olivia Colman, Tilda Swinton, Javier Bardem, Ayo Edebiri, Riz Ahmed e Josh O’Connor.
Il tentativo del governo nepalese di vietare i social è finito con 19 morti e le dimissioni del Presidente del Consiglio In 48 ore il Paese è piombato nel caos, il governo è stato costretto a fare marcia indietro e a chiedere pure scusa.
Una giornalista italiana ha scatenato un putiferio per non aver coinvolto Ayo Edebiri in una domanda su MeToo e Black Lives Matter Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.
È morto Stefano Benni, inventore del Bar Sport, amico di Daniel Pennac, “performer” con Nick Cave e tante altre cose Romanziere, giornalista, drammaturgo: in ogni sua veste Benni ha saputo raccontare l’italianità, una battuta alla volta.  
A Varsavia hanno aperto una biblioteca in metropolitana per convincere i pendolari a staccarsi dal telefono e leggere invece un libro Si chiama Metroteka e mette a disposizione dei pendolari 16 mila titoli e un sistema di prelievo e restituzione funzionante 24 ore su 24.
Dopo la beatificazione, su Reddit ci si chiede se la PlayStation di Carlo Acutis possa essere considerata una reliquia Domanda alla quale è difficile rispondere, perché ne esistono di diversi tipi e tutte devono essere autenticate dalla Chiesa.
Dopo anni di tentativi falliti, finalmente Call of Duty diventerà un film Grazie a un accordo tra Paramount e Activision, una delle più importanti saghe videoludiche di sempre arriverà sul grande schermo.
La Germania sta preparando una maxi scorta di ravioli in scatola in previsione di una guerra con la Russia Le vecchie razioni a base di cereali e legumi non soddisfano più, ha detto il ministro dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, Alois Rainer.

Kevin Spacey riceverà un premio dal Museo del Cinema di Torino

04 Novembre 2022

Torino è una città che Kevin Spacey conosce bene visto che è proprio a Torino che è stato girato uno dei suoi ultimi film: L’uomo che disegnò Dio (2021), del regista Franco Nero, uno di quei film che appartengono alla “seconda parte” della sua carriera. Per “seconda parte” si intende tutto quello che è venuto dopo quel 30 ottobre del 2017, giorno in cui la carriera hollywoodiana di Spacey – uno degli attori più talentuosi di Hollywood e vincitore di ben due premi Oscar (per I soliti sospetti e American Beauty) – è stata cancellata dalle accuse di molestie. Adesso Spacey tornerà a Torino, il 16 gennaio 2023, perché il Museo Nazionale del Cinema della città ha scelto di insignirlo di un premio alla carriera, un riconoscimento che prima di lui hanno ricevuto personaggi di calibro nel mondo del cinema come Isabella Rossellini, Monica Bellucci e il regista Dario Argento. Non solo, Kevin Spacey, sempre il 16 gennaio, terrà una masterclass nella Mole Antonelliana. Come racconta Euronews, Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema, ha detto: «Siamo onorati che un ospite così prestigioso come Kevin Spacey abbia scelto Torino e il nostro museo per questo atteso ritorno a un evento pubblico». Ghigo ha anche rivelato che per l’occasione verrà proiettato uno dei film di Spacey, senza però rivelare quale.

La scelta del Museo del Cinema vuole celebrare e elogiare la carriera di Spacey e arriva poco dopo un’altra importante decisione per l’attore: qualche settimana fa, la giuria del tribunale federale di New York ha assolto Kevin Spacey dalle accuse di molestia dell’attore Anthony Rapp (molestia che sarebbe avvenuta nel 1986, quando quest’ultimo era ancora minorenne). Dopo il verdetto, l’avvocata di Spacey, Jennifer Keller, aveva detto di voler dimostrare l’innocenza dell’attore anche in tutti gli altri processi in cui è imputato. Infatti, Spacey deve ancora affrontare un processo a Londra in cui è accusato di aver abusato sessualmente di tre uomini.

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