Hype ↓
14:37 martedì 12 agosto 2025
È morto a 94 anni Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l’Italia nel pieno dei suoi cambiamenti: dal boom industriale alle grandi navi a Venezia.
Instagram si è “ispirato” di nuovo a TikTok e ha introdotto la funzione repost Tra le nuove funzioni introdotte dall’ultimo aggiornamento ce n’è una che lo farà somigliare ancora di più al social rivale.
La rapper Lil Tay ha aperto OnlyFans appena compiuti i 18 anni e ha raccolto 1 milione di dollari in 3 ore Il suo è il nuovo record per quanto riguarda la velocità dei guadagni e batte quelli precedenti di Bhad Bhabie e Bella Thorne.
Al concerto delle Blackpink a Milano c’era anche Giorgia Meloni Dopo aver dato l’ultimo via libera al ponte sullo Stretto, la premier ha accompagnato la figlia all’attesissimo concerto della band coreana.
Il vero re dell’estate cinematografica potrebbe non essere Pedro Pascal Tre film in contemporanea nelle sale statunitensi è l’impressionante risultato raggiunto da Pascal…e da un inaspettato rivale.
È in corso un torneo di scacchi tra AI per stabilire qual è la più intelligente Gemini, DeepSeek e ChatGPT si stanno sfidando in un torneo commentato in diretta da grandi campioni “umani” del gioco.
James Cameron ha detto che il suo film su Hiroshima sarà il più difficile mai realizzato Il regista di Titanic e Avatar ha spiegato che sarà una sfida tecnica ma anche umana e che potrebbe anche «non essere all'altezza del compito».
Un zoo danese cerca animali domestici indesiderati per sfamare i suoi predatori Piccoli animali da cortile e cavalli potranno essere donati per ricreare la catena alimentare naturale di tigri, leoni e linci in cattività.

In Israele si sta discutendo di “spegnere” Al Jazeera

18 Ottobre 2023

Come riportato da Reuters il 15 ottobre, in Israele si sta discutendo della possibilità di bloccare le trasmissioni di Al Jazeera nel Paese. Secondo le autorità israeliane, Al Jazeera avrebbe fin qui raccontato il conflitto israelo-palestinese appoggiando Hamas e mettendo a repentaglio la vita dei soldati israeliani. La proposta di chiusura era stata sottoposta al vaglio delle autorità competenti e, stando a quanto scritto oggi su Middle East Eye, sarebbe prossima all’approvazione: il ministro della Giustizia e quello delle Telecomunicazioni israeliani, Gali Baharav-Miara e Shlomo Karhi, avrebbero completato la stesura di una serie di misure di emergenza tra le quali è presente anche la fine della trasmissione in Israele di Al Jazeera.

Di Al Jazeera in queste ore si sta parlando molto anche per un filmato che sui social è stato raccontato come trasmesso durante una recentissima diretta del network panarabo. Secondo alcuni, questo filmato sarebbe la prova che il missile che ha colpito l’ospedale Al-Ahli di Gaza City, uccidendo centinaia di civili palestinesi secondo le prime fonti, sarebbe partito proprio da Gaza. Il missile sarebbe stato lanciato, secondo questa versione dei fatti, da terroristi di Hamas o di Jihad islamica (questo punto non è ancora stato chiarito) e ha colpito l’ospedale per un errore loro o un malfunzionamento dell’ordigno. Il video è stato diffuso inizialmente da un profilo social che si presentava come il profilo in lingua araba delle Forze di difesa israeliane e da una giornalista di Al Jazeera di nome Farida Khan. Il giornalista della Bbc Shayan Sardarizadeh ha poi verificato che quell’account delle Forze di difesa israeliane non è in nessun modo collegato all’esercito del Paese e che Farida Khan non lavora per Al Jazeera e forse non esiste affatto (nel frattempo, il profilo X della “giornalista” è sparito). Il video di cui tanto si parla, invece, risalirebbe al 2022.

Diversi media (potete leggerne qui, qui e qui) in queste ore hanno rilanciato la conferenza stampa in cui un portavoce delle Forze di difesa israeliane confermava questa versione dei fatti, portando come prova l’intercettazione di una conversazione in cui due membri di Hamas parlano del missile che ha colpito l’ospedale e confermano che si tratta di un missile lanciato da Gaza, probabilmente da degli appartenenti a Jihad islamica. La discussione attorno al video di Al Jazeera e all’autenticità dell’audio diffuso dall’esercito israeliano è solo una parte dell’immensa confusione alla quale stiamo assistendo in questi giorni e in particolare nelle ore successive alla strage dell’ospedale Al-Ahli. Uno delle incarnazioni di questa confusione è diventato Hananya Naftali, collaboratore del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che, subito dopo la notizia della distruzione dell’ospedale, aveva rivendicato su X/Twitter la paternità israeliana di quell’attacco, per poi cancellare tutti i post relativi all’accaduto. Solo dopo molti hanno scoperto che Naftali è una fonte tutt’altro che attendibile: twittatore seriale, amante della shitstorm, non è neanche un collaboratore così vicino a Netanyahu e certamente non è così vicino all’inner circle del presidente israeliano da avere a disposizioni informazioni così veloci e così precise sulle operazioni dell’esercito.

Da tutta questa storia, e da tutta la discussione sulla guerra che da giorni procede incessante sui social, si può trarre ormai solo la certezza espressa dallo scienziato politico Ian Bremmer: «In mezzo alla nebbia della guerra, nel pieno dell’età della disinformazione, i social media ci dimostrano un fatto: nessuno sa più cos’è la verità».

Articoli Suggeriti
È morto a 94 anni Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani

Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l’Italia nel pieno dei suoi cambiamenti: dal boom industriale alle grandi navi a Venezia.

Il vero re dell’estate cinematografica potrebbe non essere Pedro Pascal

Tre film in contemporanea nelle sale statunitensi è l’impressionante risultato raggiunto da Pascal e da un inaspettato rivale.

Leggi anche ↓
È morto a 94 anni Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani

Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l’Italia nel pieno dei suoi cambiamenti: dal boom industriale alle grandi navi a Venezia.

Il vero re dell’estate cinematografica potrebbe non essere Pedro Pascal

Tre film in contemporanea nelle sale statunitensi è l’impressionante risultato raggiunto da Pascal e da un inaspettato rivale.

Il romanzo forense di Carlos Fonseca

Abbiamo parlato con lo scrittore del suo ultimo romanzo-ricerca, Austral, in cui la storia novecentesca dell’America Latina si intreccia con le vite di personaggi rimasti intrappolati in un linguaggio privato.

James Cameron ha detto che il suo film su Hiroshima sarà il più difficile mai realizzato

Il regista di Titanic e Avatar ha spiegato che sarà una sfida tecnica ma anche umana e che potrebbe anche «non essere all'altezza del compito».

Le foto dai set ci stanno rovinando tutti i film più attesi del momento

Da Il diavolo veste Prada 2 al nuovo Spider-Man con Tom Holland, nessun outfit o ragnatela sono al riparo dal vizio contemporaneo di sapere tutto di film che ancora nemmeno esistono.

Ne Zha 2, il film d’animazione con il maggior incasso nella storia del cinema, arriva anche in Italia