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20:54 martedì 23 dicembre 2025
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È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.
Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.
Il neo inviato speciale per la Groenlandia scelto da Trump ha detto apertamente che gli Usa vogliono annetterla al loro territorio Jeff Landry non ha perso tempo, ma nemmeno Danimarca e Groenlandia ci hanno messo molto a ribadire che di annessioni non si parla nemmeno.
Erika Kirk ha detto che alle elezioni del 2028 sosterrà J.D. Vance, anche se Vance non ha ancora nemmeno annunciato la sua candidatura «Faremo in modo che J.D. Vance, il caro amico di mio marito, ottenga la più clamorosa delle vittorie», ha detto.
A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.

È ufficiale: Internet Explorer è morto

17 Febbraio 2023

La notizia della scomparsa è arrivata martedì 14 febbraio con un breve messaggio pubblicato sulla support page della app: «L’applicazione per desktop Internet Explorer 11 […] è stata definitivamente disabilitata tramite un aggiornamento di Microsoft Edge». Finisce così la storia di uno dei più famosi e, fino all’arrivo della concorrenza di Google Chrome, Mozilla Firefox e degli altri protagonisti delle browser war, usati browser della storia di Internet, da tempo ormai oggetto di ironia memetica. Non che la notizia giunga inaspettata. È dal 2015, come riporta Lifehacker, che Microsoft ha deciso di concentrarsi sul suo nuovo browser, Edge, e lasciare Explorer come ricordo dei tempi che furono. Nel 2021, poi, l’azienda aveva annunciato che avrebbe smesso di aggiornare il browser, rendendolo così di fatto incompatibile con le nuove versioni del sistema operativo Windows.

Ufficialmente, il pensionamento di Explorer è arrivato otto mesi fa, il 15 giugno 2022. Pensionamento che però si limitava a rendere più difficile l’installazione e l’uso di Explorer rispetto al nuovo browser Microsoft, Edge. Per gli amanti del vintage e delle pagine che si caricano con esasperante lentezza, però, tecnicamente era ancora possibile continuare a usare il caro, vecchio browser. Probabilmente gli amanti di Explorer, i nostalgici di una navigazione web lenta e insicura sono più di quanti Microsoft si aspettasse. E forse è per questo che l’azienda ha deciso di infliggere il colpo di grazia a Explorer, il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino, e renderlo inutilizzabile sui sistemi operativi a partire da Windows 10.

Ma perché Microsoft ci ha messo tanto a “liberarsi” di Explorer? Perché era un ricordo dei bei tempi del monopolio, quando il 95 per cento del traffico Internet passava dal suo browser e chiunque provasse a fare concorrenza veniva immediatamente e inevitabilmente spazzato via? Forse. O forse, c’entra l’unica funzione che Explorer aveva mantenuto nonostante la sua obsolescenza: dare agli utenti la possibilità di accedere a siti della “vecchia” Internet che non sono più navigabili con i moderni browser. Con la fine di Explorer, insomma, finisce anche un pezzetto di Internet.

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