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15:52 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

Tidal è un flop coi fiocchi

23 Aprile 2015

Vi ricordate il teaser di Tidal, lo “Spotify” di Jay-Z annunciato e lanciato appena pochi giorni fa? Il teaser video presentava Nicki Minaj, Rihanna, Kanye West, Madonna, i Daft Punk, Beyonce e altre super-super-super-super star del pop insieme, come se fossero dei testimonial di Tidal (in effetti lo erano). Uno dei messaggi con cui Shawn Carter/Jay-Z lanciava il servizio di streaming era: pagheremo agli artisti un fee più alto e dignitoso di Spotify.

Dopo aver esordito nella Top 20 della classifica iPhone di app più scaricate, Tidal è lentamente retrocessa fino ad arrivare alla posizione numero 700. Sono passate due settimane. Nel frattempo il primo Ceo è stato licenziato, rimpiazzato da Peter Tonstad, un ex consulente per il Ministero dell’ambiente norvegese. Per aggiungere la beffa al danno, il 20 aprile sia Spotify che l’altro servizio di streaming musicale Pandora hanno sfondato la Top 4. Per la prima volta, contemporaneamente.

Cosa ci fa Spotify nella Top 4, quando fino a pochi giorni fa, diciamo l’epoca del lancio di Tidal, se ne stava calmo nella comoda e larga Top 40? La risposta più probabile è che sia merito di Tidal, di Jay-Z e degli attacchi contro Spotify. «Non c’è pubblicità migliore della cattiva pubblicità», insomma, come da caro vecchio luogo comune o frase iper-citata. E forse agli utenti non interessa poi così tanto di pagare dei fee più alti a Nicki Minaj, Rihanna, Madonna e amici.

(via)

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