Hype ↓
19:21 giovedì 4 settembre 2025

I troll di Twitter spiegati con sei grafici

25 Ottobre 2016

Qualche giorno fa la Disney ha deciso di non fare più un’offerta per comprare Twitter. Uno dei motivi è stato il timore che i troll, il bullismo e le altre offese diffuse sul social network potessero danneggiare la sua immagine. Prima del ripensamento della Disney, molti utenti avevano abbandonato il social proprio per questo motivo: lo avevano fatto, tra gli altri, l’attrice Leslie Jones, Demi Lovato ed Enrico Mentana, che a tre anni di distanza, rivendica ancora la sua decisione

Digiday ha pubblicato allora sei grafici che illustrano la tendenza dei troll su Twitter, dividendoli per categorie.

schermata-2016-10-25-alle-11-45-37

La prima è quella dei misogini e comprende circa 15mila tweet al giorno. Edward Crook di Brandwatch, che ha analizzato i dati, ha detto a Digiday che «i termini misogini sono più “normalizzati” nella lingua inglese rispetto ad altri insulti, e per questo compaiono più spesso». Brandwatch ha poi dimostrato che, negli ultimi quattro anni, le discussioni riguardo alla misoginia sono più frequenti rispetti agli insulti, che tra l’altro provengono da uomini e donne in egual misura.

schermata-2016-10-25-alle-11-50-03

Un secondo tema è quello dell’antisemitismo: l’Anti-Defamation League ha analizzato Twitter dal primo agosto 2015 al 31 luglio 2016 e ha contato 2.6 milioni di tweet che contenevano un linguaggio antisemita, ventimila dei quali erano diretti a ottocento giornalisti, anche se a dieci di loro era indirizzato l’83% dei tweet.

schermata-2016-10-25-alle-11-56-26

 Demos ha poi analizzato i contenuti islamofobi, che hanno raggiunto dei picchi in occasione degli attacchi di Bruxelles e Orlando e del referendum sulla Brexit. La maggioranza di questi aveva un’accezione positiva, ma nel luglio 2016 venivano pubblicati 289 tweet islamofobi soltanto in Gran Bretagna.

schermata-2016-10-25-alle-12-00-29

 Brandwatch ha fatto poi un’analisi incrociata tra i vari dati, e ha scoperto che i paesi con un alto livello di misoginia hanno anche un alto indice di razzismo e che gli stati americani a maggioranza repubblicana sono anche quelli con una maggiore transfobia.

schermata-2016-10-25-alle-12-05-30

Grafici di: Brandwatch, ADL, Demos.
Articoli Suggeriti
Shein ha usato un modello AI uguale a Luigi Mangione in una pubblicità ma ha dovuto rimuoverla subito

È durata poco, molto poco, la prima volta di Luigi Mangione come testimonial di una multinazionale (a sua insaputa).

Donne, è arrivato il maschio performativo

Tote bag, Birkenstock Boston, jeans giapponesi, auricolari a filo, in mano una tazza di matcha e un libro, meglio se di Sally Rooney o bell hooks: è la divisa del performative man, che dovrebbe essere l'antidoto al maschio tossico. Ma che rischia di essere pure peggio.

Leggi anche ↓
Shein ha usato un modello AI uguale a Luigi Mangione in una pubblicità ma ha dovuto rimuoverla subito

È durata poco, molto poco, la prima volta di Luigi Mangione come testimonial di una multinazionale (a sua insaputa).

Donne, è arrivato il maschio performativo

Tote bag, Birkenstock Boston, jeans giapponesi, auricolari a filo, in mano una tazza di matcha e un libro, meglio se di Sally Rooney o bell hooks: è la divisa del performative man, che dovrebbe essere l'antidoto al maschio tossico. Ma che rischia di essere pure peggio.

Il governo francese farà causa alla piattaforma Kick per il caso di Jean Pormanove, lo streamer morto durante una diretta

Secondo il governo, la piattaforma streaming non avrebbe rispettato la legge in materia di moderazione e rimozione di contenuti violenti.

Werner Herzog ha aperto un profilo Instagram e nel suo primo post c’è lui che fa una grigliata

Nella caption del post si legge: «I am Werner Herzog. This shall be my Instagram».

Il rebranding dell’Eurovision per il 70esimo anniversario non sta andando per niente bene

Il nuovo logo, soprattutto, non piace né ai fan né ai graphic designer, che già chiedono di tornare alla versione precedente.

L’ultimo film della saga di Mission: Impossible è stato trasmesso gratuitamente su YouTube, ma ha potuto “vederlo” solo chi conosce l’alfabeto Morse

E il pubblico sembra aver molto apprezzato l'iniziativa, a giudicare dai commenti che si leggono su YouTube.