Cosa abbiamo letto a maggio in redazione.
Dopo dieci anni, Gregg Araki farà un nuovo film
In un’intervista per Interview magazine il regista Richard Linklater ha interrogato Gregg Araki sull’impatto dei suoi film, e in particolare gli ha chiesto se le sceneggiature di quelli che poi sono diventati i suoi film cult oggi sarebbero ancora approvati. Al che Araki ha risposto che la risposta la scopriremo presto, rivelando di star lavorando a un nuovo film, il primo da dieci anni a questa parte (White Bird è del 2014). Ha però messo subito le mani avanti: non sarà come Doom Generation e Ecstasy Generation, i suoi film più apprezzati e conosciuti anche, ma si augura di riuscire comunque a girare un film in cui tutti possano riconoscere il suo stile. Purtroppo il regista non si è sbilanciato e di questo suo nuovo film non ha raccontato nient’altro.
Negli ultimi anni, fa notare World of Reel, Araki ha lavorato a progetti sporadici, come ad esempio alla serie tv Tredici, di cui ha diretto le prime due stagioni e alla miniserie Dahmer, di cui è stato co-regista con Carl Franklin, Clement Virgo e Jennifer Lynch. L’ultimo progetto personale risale al 2019, quando ha ideato e diretto la serie Now Apocalypse. Sono invece passati quasi 10 anni dal suo ultimo film, White Bird, che uscì nel 2014. Nonostante questa lunga pausa, i film di Araki hanno mantenuto intatto il loro fascino, come ha sottolineato Linklater nell’intervista. Proprio quest’anno Strand Releasing ha lavorato a una versione in alta definizione di Ecstasy Generation, l’ultimo capitolo della trilogia Teen Apocalypse di Araki, che negli ultimi anni è stata riscoperta anche dalla Gen Z. A questo proposito, il regista si è detto molto stupito dal successo che i suoi film riscuotono anche tra i più giovani, che li apprezzano nonostante la versione in bassissima qualità dell’immagine in cui hanno potuto vederli fino ad adesso.